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Welcome Colloquium 2019-2020. Presentazione nuovi borsisti del Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle Città Portuali alla Capraia

Martedì 1 Ottobre 2019 alle ore 16.00 Welcome Colloquium 2019-2020.

Il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e Sarah Kozlowski, Associate Director dell’Edith O’Donnell Institute of Art History dell’University of Texas at Dallas inaugurano l’anno accademico 2019/2020 del Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle Città Portuali alla Capraia del Real Bosco di Capodimonte con le relazioni dei Predoctoral Research Residents Claire Jensen, Lisa Malberg, Diana Mellon, and Nathan Reeves e dell’Affiliated Postdoctoral Researcher Jennifer Rabe.

 

Il Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle Città Portuali offre soggiorni di ricerca a Capodimonte per studenti universitari di livello avanzato per progetti connessi con la città di Napoli e, più in generale, con le storie culturali delle città portuali.

 

Nel corso di uno o due semestri, i Research Residents lavorano a Napoli a stretto contatto con opere, luoghi e strumenti di ricerca, instaurando relazioni con i colleghi delle altre istituzioni cittadine e formando il cuore della crescente comunità intellettuale della Capraia.

 

Research Residents 2019 – 2020

 

Dr. des. Jennifer Rabe
Affiliated Postdoctoral Researcher
Il mondo sotterraneo come specchio: tecnologia e religione nella pittura degli artisti neerlandesi tra Firenze, Roma e Napoli (1650–1720)

Lo scopo del progetto è di esaminare lo stato della pittura di artisti neerlandesi in tre centri artistici dell’Italia, tra innovazioni epistemiche e religiose.

I fiamminghi godevano di particolare stima per la loro abilità di rendere con colore e pennello i più diversi effetti della luce e della materia.

A Roma, a Firenze e a Napoli, i pittori del Nord risposero alla domanda di questa specifica maniera combinandola con nuove invenzioni pittoriche.

Il periodo tra il 1650 e il 1720, che il progetto prende in esame, è animato da una pluralità di pensieri religiosi e filosofici.

Mentre esistono numerosi e validi studi sull’attività di questi artisti in Italia tra Cinque e Seicento, ce n’è solo un numero esiguo che esamina la seconda metà del Seicento e e gli inizi del XVIII secolo.

Esplorando nozioni di religione e magia, materialità e immaginazione, società e teoria, le ricerche si focalizzano sul mondo sotterraneo come luogo di mediazione tra maniera e materia.

 

Claire Jensen
University of Toronto
L’Arte dell’Annunziata: una chiesa ospedale in Sant’Agata de’ Goti

Il progetto è incentrato sugli affreschi tardo-gotici della chiesa ed ospedale della SS. Annunziata a Santa’Agata de’ Goti.

Questa chiesa rurale è stata modellata sull’esempio della Casa Santa dell’Annunziata a Napoli, e come quest’ultima ha svolto funzione di centro di assistenza dal tardo medioevo fino alla fine del periodo barocco.

Lo scopo della tesi è dimostrare l’esistenza di una cultura artistica condivisa tra le varie chiese dell’Annunziata, evidenziando la comunanza di linguaggi artistici e scelte iconografiche.

Tale cultura artistica rievoca ideali di carità e virtù civiche proprie della fine del periodo angioino.

 

Lisa Malberg
Ruhr University Bochum
Le chiese teatine a Napoli e a Roma: spazi sacri tra identità religiosa e autoaffermazione nell’età della Controriforma

La tesi vuole indagare la manifestazione architettonica più precoce di un specifico ordine religioso della Controriforma: i Teatini.

Le pratiche costruttive dell’ordine e diversi aspetti dello spazio sacro nel contesto urbano di Napoli e Roma rappresentano l’argomento principale della ricerca.

In particolare saranno prese in considerazione: la distribuzione spaziale nonché la tipologia architettonica e liturgica nell’architettura delle chiese teatine, il loro adattamento e uso in un dato contesto sociale, le dinamiche sociali e culturali che hanno reso possibile la grande densità di architetture teatine nella città di Napoli e il loro ruolo di hub intellettuale per la diffusione dell’ordine in Italia e in Europa.

 

Diana Mellon
Columbia University
Salute, bagni termali e specificità del sito nel manoscritto miniato De balneis Puteolanis

Sorgenti termali e siti di guarigione integrati nel paesaggio hanno accolto una moltitudine di persone provenienti da diverse sfere sociali in Italia tra Medioevo e Rinascimento.

In particolare le terme vulcaniche nei Campi Flegrei erano le più note della penisola, in gran parte grazie al carme De balneis Puteolanis dell’inizio del XIII secolo, giunto a noi in numerosi manoscritti miniati e in edizioni stampate in epoca rinascimentale.

Le miniature sono di notevole interesse per la loro enfasi sull’incontro fisico dei bagnanti con il paesaggio e con le antiche rovine architettoniche.

Questo studio indagherà le immagini da una prospettiva storico-artistica arricchita dalla storia della medicina e della filosofia naturale, prestando particolare attenzione al significato del sito, le cui terme erano rinomate per l’efficacia terapeutica.

 

Nathan K. Reeves
Northwestern University
Spazio urbano, musica popolare e “buon governo” nella Napoli spagnola tra il 1537 e il 1632

La tesi esamina le conseguenze che ebbero le trasformazioni urbanistiche attuate dagli spagnoli tra il XVI e il XVII secolo sulla vita musicale del popolo basso napoletano.

Tale rinnovamento materiale della città di Napoli durante il Viceregno coincise con nuove regolamentazioni riguardanti le attività sociali negli spazi pubblici, in particolar modo la musica e la produzione di suoni. Grazie allo studio dei documenti d’archivio e quello dei generi i musicali del periodo, il progetto vuole far emergere il modo i cui i musicisti dei ceti inferiori lavoravano in queste precarie condizioni, e come riuscirono a guadagnare l’attenzione di segmenti diversi della società napoletana.

 

 

Di seguito il programma del Welcome Colloquium 2019-2020 scaricabile:

 

 

Di seguito la mappa per raggiungere il Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle Città Portuali / La Capraia

 

 

Per saperne di più sul Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle Città Portuali / La Capraia

 

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