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Ultimo weekend per visitare la mostra Paolo la Motta e visita guidata con l’artista

Ultimo weekend il 14-15 e 16 gennaio 2022 per visitare la mostra Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità e scoprire le bellezze del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Un’occasione da non perdere la visita guidata con l’artista domenica 16 gennaio 2022 alle ore 11.30.

Aperta giovedì 13 gennaio 2022 la nuova mostra Andrea Bolognino. Cecità, accecamento, oltraggio, nell’ambito del ciclo di mostre-focus “Incontri sensibili” giunto al settimo appuntamento, che fa dialogare i disegni dell’artista con uno dei capolavori più noti della collezione del museo, la Parabola dei ciechi (1568) di Pieter Brueghel il Vecchio.

Le sale del museo saranno aperte secondo i consueti orari (8.30-19.30 primo piano, 10-17.30 secondo e terzo piano con le due mostre, 10-16.00 Ottocento Privato), allietate dalla musica al pianoforte del M° Rosario Ruggiero e dalle performance della Compagnia Arcoscenico, e da venerdì a domenica (ore 10.00-16.00) sarà possibile visitare, salvo avverse condizioni meteo, la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte ridecorata da Santiago Calatrava.

 

VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA con L’artista Paolo La Motta

Domenica 16 gennaio ORE 11.30

Domenica 16 gennaio alle ore 11.30 speciale visita alla mostra con l’artista Paolo La Motta.

Il rione Sanità si mostra in tutta la sua forza e la sua bellezza negli occhi e nei volti dei suoi figli più giovani e fragili: bambini e ragazzi dipinti e scolpiti da Paolo La Motta, artista che vive e lavora nel quartiere.

Grazie alla sua vasta cultura visuale e alla profonda conoscenza della tecnica scultorea e pittorica, La Motta riesce a far emergere l’anima di questi ragazzi, la loro angoscia, le loro speranze, i loro sogni, instantanee di un’infanzia spesso aspra e quasi sempre troppo breve.

Questi volti scrutati, amati, rispettati e poi fermati nella terracotta o modellati attraverso una pittura corposa e plastica, sono esposti nella sezione di arte contemporanea del Museo e Real Bosco di Capodimonte nel corso della mostra Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità (dal 18  febbraio 2021 al 16 gennaio 2022), a cura di Sylvain Bellenger e Maria Tamajo Contarini, promossa e organizzata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte Ets e realizzata grazie al sostegno della Regione Campania, con fondi europei Poc-Programma operativo complementare 2014-2020, su progetto di allestimento dell’architetto Lucio Turchetta e coordinamento di Maria Flavia Lo Regio.

Nell’esposizione sono riuniti ventitré dipinti, nove sculture e il polittico Genny che Paolo la Motta ci ha raccontato in un’intervista a cura di Maria Tamajo Contarini tratta dal catalogo della mostra edito da arte’m.

Per informazioni e prenotazioni inviare una mail all’indirizzo mu-cap.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it

Scopri tutto sulla mostra nella pagina dedicata

 

MOSTRA Andrea Bolognino. Cecità, accecamento, oltraggio

Aperta giovedì 13 gennaio 2022 al Museo e Real Bosco di Capodimonte la mostra Andrea Bolognino. Cecità, accecamento, oltraggio a cura di Sylvain Bellenger con l’assistenza di Luciana Berti e l’assistenza tecnica di Francesca Dal Lago nell’ambito del ciclo di mostre-focus “Incontri sensibili” giunto al settimo appuntamento. La mostra è realizzata in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte ets.

Nel progetto espositivo di Andrea Bolognino, i disegni dell’artista sono posti in dialogo con uno dei capolavori più noti della collezione del museo, la Parabola dei ciechi (1568) di Pieter Brueghel il Vecchio.

La mostra Cecità, accecamento, oltraggio propone fin dal titolo una stretta relazione con l’enigmatico dipinto del maestro fiammingo.

Ne derivano tre temi che Bolognino ha riunito sotto una più ampia riflessione sul rapporto tra arte e scienza: la simulazione della rappresentazione scientifica, con l’inserimento di schemi e grafici, la simulazione del disturbo della visione, attraverso un disegno abbreviato e oscuro, l’ipervisione, effetto degli sviluppi tecnologici contemporanei.

Scopri tutto nella pagina dedicata.

ATTIVITÀ MUSICAPODIMONTE

Durante tutto il weekend nel Salone delle Feste al primo piano sarà possibile ascoltare la musica al pianoforte del M° Rosario Ruggiero, “Un amico speciale”, che esegue pagine del repertorio pianistico classico opportunamente introdotte, donando al pubblico la magica atmosfera della musica che risuona tra le opere d’arte.

Nelle sale la Compagnia Arcoscenico (Rodolfo Fornario e Antonella Quaranta), intratterrà i visitatori con le sue performance teatrali raccontando al pubblico i segreti della Reggia e dei suoi più celebri abitanti.

Tutte le attività sono a cura dell’associazione MusiCapodimonte.

Il libro “Invito alla musica” del M° Rosario Ruggiero è un omaggio ai sostenitori dell’associazione no profit MusiCapodimonte, riferimento per la musica popolare al Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Per informazioni scrivere a info.musicapodimonte@libero.it / 376 0198121

 

APERTURA DELLA CHIESA DI SAN GENNARO RIDECORATA DA SANTIAGO CALATRAVA

VENERDÌ 14, SABATO 15 E DOMENICA 16 GENNAIO DALLE ORE 10.00 ALLE 16.00

Riaperta a luglio 2021, dopo 50 anni, grazie all’intervento artistico di Calatrava, la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco mostra tutta la versatilità e il genio dell’artista che, per la prima volta si misura con la porcellana, una tecnica diversa e molto più sofisticata rispetto alla ceramica, appresa nella cittadina spagnola di Manises, dove l’artista realizza le sue grandi opere in ceramica.

Nella Chiesa di San Gennaro Calatrava, servendosi delle eccellenti maestranze artistiche locali (la Real Fabbrica di Capodimonte per le porcellane, che ha sede proprio davanti alla Chiesa, le sete di San Leucio e le vetrate artistiche di Vietri sul Mare) dona alla Cappella una nuova spiritualità legata agli elementi della natura: i fiori e le foglie del Real Bosco di Capodimonte.

La Chiesa sarà aperta salvo condizioni meteo avverse.

 

Ingresso al Museo e alla Chiesa di San Gennaro con obbligo di mascherina e previo controllo del green pass rafforzato

 

 

Riaperta al primo piano del museo la sala dei grandi cartoni di Raffaello e Michelangelo, vera preziosità del nucleo Farnese del Gabinetto disegni e stampe di Capodimonte.

Riallestita la sala di Raffaello e aperte al primo piano del museo le sale che anticipano la nuova sistemazione della collezione del XIX secolo, oggi visibile nelle sezioni della Galleria dell’Ottocento al terzo piano e dell’Ottocento Privato, nonché nel percorso dell’appartamento reale, che avrà organica e cronologica presentazione nel progetto per il nuovo allestimento del museo.

 

 

L’Appartamento Storico, la cui totale riapertura è prevista nel corso del 2022, è in riallestimento ma durante questa complessa fase di lavorazione, si è scelto di aprire nove sale, dal Salone della Culla al Salone delle Feste, con un allestimento tematico per presentare i sovrani di Napoli e il gusto di corte tra Settecento e Ottocento.

Sedie, poltrone e consoles di stili diversi, che ben testimoniano le mode del tempo, dialogano con dipinti dinastici, arazzi, orologi e porcellane. La grande eterogeneità degli arredi presenta stili, lavorazioni e materiali molto vari: decori “all’antica” con un forte riferimento alla grande impresa archeologica degli scavi di Ercolano e Pompei, marmi preziosi, alabastri e lacche ornate con motivi a chinoiserie di influenza rococò.

 

 

Aperta anche la Collezione De Ciccio, l’importante raccolta donata da Mario De Ciccio allo Stato italiano nel 1958 e costituita da 1.300 pezzi, soprattutto oggetti d’arte applicata di differenti epoche e tipologia, raccolti dal collezionista nell’arco di oltre 50 anni: galanterie (ventagli, tabacchiere, astucci e orologi), vetri, bronzetti, avori e smalti medioevali, paramenti sacri, tessuti e ricami, argenti di uso liturgico, ceroplastiche, una importante selezione di oggetti archeologici e, soprattutto, uno sceltissimo gruppo di maioliche e di porcellane.

 

 

Visitabile l’Armeria di Capodimonte, una delle più notevoli d’Europa. Costituita dalle armi che appartenevano alla famiglia Farnese tra la fine del XV e il XVII secolo, fu ricevuta in eredità da Carlo di Borbone, che vi aggiunse nel Settecento la sua raccolta di armi da fuoco, alcuni doni diplomatici ed altre armi prodotte dalla Real Fabbrica di Napoli.

 

 

Al secondo piano del museo la Galleria delle Arti a Napoli dal ‘200 al ‘700, la Flagellazione di Caravaggio, la sezione di arte contemporanea che prosegue al terzo piano con la Galleria fotografica di Mimmo Jodice, una raccolta di 52 fotografie, scattate tra il 1968 e il 1988 e dal 1996 parte della collezione permanente del Museo, diretta testimonianza della portata internazionale delle energie artistiche confluite a Napoli nel corso di un ventennio in cui arrivarono in città Warhol, Beuys, Nitsch, Merz, Burri, Kounellis, De Dominicis, Pistoletto, Kiefer, Oppenheim, Alighiero & Boetti e altri ancora.

Sempre al terzo piano il visitatore potrà vedere la sezione dell’Ottocento e Novecento con opere della scuola pittorica napoletana: Domenico Morelli, Filippo Palizzi, Gioacchino Toma, Francesco Paolo Michetti, Vincenzo Migliaro, sculture di Raffaele Belliazzi e Luigi De Luca, e la grande tela risorgimentale di Michele Cammarano, La Breccia di Porta Pia, fa da ‘spartiacque’ tra la sezione ottocentesca e quella di arte contemporanea.

 

 

Aperta anche la sezione dell’Ottocento privato, l’appartamento ad uso privato della corte, all’epoca dei Borbone e poi dei Savoia, con ampi spazi, vista panoramica sul parco, sulla città e sul golfo di Napoli, dove si respira l’atmosfera accogliente di un elegante ambiente privato che conserva la memoria storica del passato insieme ad una pregevole galleria d’arte: sette sale con oltre duecento opere tra dipinti, sculture, oggetti d’arredo, tessuti e tendaggi.

 

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