Tavolo Verde a Capodimonte, insieme per i parchi e giardini storici d’Italia
“Il Giardino è il più piccolo dei mondi, ma allo stesso tempo è tutto il mondo”.
Cita il filosofo Michel Foucault il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger per ribadire l’amore e il rispetto che bisogna avere per i giardini al termine del Tavolo Verde, un proficuo incontro di lavoro tra i direttori e i funzionari dei principali Parchi e Giardini storici d’Italia tenutosi a Capodimonte il 25 gennaio 2019.
Nella sala riunioni dell’associazione Amici di Capodimonte onlus si ritrovano i responsabili dei più importanti siti storico-botanici italiani, tutti accomunati dagli stessi problemi: carenza di personale, necessità di figure professionali qualificate in organico, totale assenza di procedure standardizzate a livello nazionale per gestire gare e contratti.
Il quadro che emerge è un puzzle variegato di buone pratiche, di bandi, di modelli di gestione e una volontà comune di contare di più, di far sentire in modo corale la propria voce al Ministero affinché si prenda cura dei Giardini storici italiani, patrimonio inestimabile, vero museo all’aperto.
Sono a Napoli per discuterne Alberta Campitelli e Giuseppe La Mastra per l’APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia, Andrea Bruciati e Aurelio Valentini per Villa Adriana e Villa d’Este di Tivoli, Maria Bianca Landi per la Galleria degli Uffizi- Giardino di Boboli, Enrica Pagella, Marina Feroggio e Sergio Fiorentino per i Musei Reali Torino, Andreina Contessa e Giorgia Ottaviani per il Museo storico e parco del Castello di Miramare, Letteria Spuria per la Reggia di Caserta.
Ad accoglierli il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, Anna Capuano capo del dipartimento Architettura (presenti tutti gli altri architetti), Carmine Guarino docente di Botanica all’Università del Sannio, la chief-curator del Museo Linda Martino, il presidente degli Amici di Capodimonte Errico di Lorenzo con Stefania Albinni, e Nunzia Petrecca amministratore della ditta Euphorbia srl che cura la manutenzione del Real Bosco di Capodimonte.
Dopo una breve visita alla Collezione Farnese, la giornata di lavoro si apre con la descrizione dettagliata del sito di Capodimonte dal punto di vista storico-botanico, con l’analisi delle politiche di gestione messe in campo per il complesso governo del giardino storico e del più grande parco urbano d’Italia, vero polmone verde della città di Napoli.
Si passano in rassegna le situazioni emergenziali, di tipo fitostatico e climatico: siccità, neve e da ultimo la tempesta del 29 ottobre 2019 che ha abbattuto oltre cento alberi, danneggiandone molti altri e portando a una chiusura del Bosco e oggi, dopo mesi, a una parziale riapertura.
Cruciale il ruolo della comunicazione degli interventi realizzati che ha contribuito a orientare gli stili di fruizione rendendo il pubblico più consapevole e chiamandolo a svolgere un ruolo attivo in iniziative di partecipazione come “Adotta una panchina”.
I presenti guardano con attenzione le slides che scorrono veloci segnando, passo dopo passo, un cambio di pelle di Capodimonte, una trasformazione radicale in atto, percepita e fortemente sostenuta dai numerosi fruitori del Bosco.
La pausa pranzo al Giardino Torre diventa l’occasione per immergersi nel cuore dell’ultimo giardino produttivo di Capodimonte, la Fruttiera reale, per assaggiare i mandarini che qui furono impiantati oltre due secoli fa, per ammirare le camelie in fiore,
per ricordare che qui fu cotta la pizza pomodoro e mozzarella poi ribattezzata “Margherita” in onore della Regina e, infine, per scattare una foto di gruppo sotto il canforo secolare.
Prossimo appuntamento del Tavolo Verde ai Musei Reali di Torino in primavera.