L’Opera si racconta con la Sacra conversazione di Konrad Witz. Inaugurazione
Si terrà sabato 24 marzo alle ore 11.30 la presentazione della Sacra conversazione di Konrad Witz nell’ambito de L’Opera si racconta, un ciclo espositivo di mostre-focus con cui il Museo e Real Bosco di Capodimonte intende dar voce a dipinti, sculture e oggetti d’arte presentate al pubblico in relazione con altre opere o documenti in grado di spiegarne il contesto in uno spazio dedicato: la sala 6, al primo piano.
Con Sylvain Bellenger direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Maria Rascaglia vicedirettrice della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli e Giovanni Lombardi, amministratore delegato dell’azienda Tecno srl.
La Sacra Conversazione di Konrad Witz è messa a confronto con due manoscritti della metà del XV secolo provenienti dalla sezione “Manoscritti e Rari” della Biblioteca nazionale di Napoli: Horae Beatae Mariae Virginis Secundum usum rothomagensis, Heures à l’usage de Rouen, 214 fogli di cui 40 in grandi minature. Horae Beatae Mariae Virginis, Livre d’Heures, 181 fogli di cui 8 in grandi miniature.
La mostra (24 Marzo- 1° Luglio) è realizzata in collaborazione con la Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele di Napoli e l’associazione Amici di Capodimonte onlus e realizzata con il supporto dell’azienda Tecno srl.
Konrad Witz è stato uno dei maggiori pittori tedeschi attivi nel XV secolo, sebbene non ci sia giunto alcun suo ritratto e solo poche notizie della sua vita.
La sua pittura si caratterizza per le figure solide e voluminose riccamente panneggiate, la verosimiglianza delle diverse materie dipinte, l’interesse per le distorsioni ottiche e le fughe prospettiche, la luce intensa e le lunghe ombre.
Le sue scene sacre si situano in paesaggi naturali, dipinti con pionieristico realismo, oppure all’interno di maestose chiese, da cui si aprono vivaci scorci sulla città.
La Sacra Conversazione di Konrad Witz sviluppa un tema iconografico proprio del XV secolo che rappresenta la Madonna con il Bambino Gesù circondati dai santi.
Si riconoscono la Madonna con il Bambino intenta nella lettura, San Giuseppe che offre la mela simbolo del peccato originale e della redenzione e, tra loro, Santa Caterina in abito blu identificata dalla spada del suo martirio, e Santa Barbara in verde, riconoscibile grazie alla piccola torre.
La Sacra Conversazione non è un dialogo reale ma un colloquio silenzioso e puramente spirituale, in cui l’atteggiamento dei santi è identico a quello dei fedeli in preghiera dinnanzi all’altare.
I manoscritti del XV secolo mostrano un legame molto stretto fra la pittura su tavola e la miniatura, ovvero l’arte decorativa che ha origine dalle illustrazioni realizzate intorno alle lettere iniziali dei capitoli dei volumi.
Benché il soggetto rimanga religioso, a queste date la decorazione dei libri non è più compito esclusivo dei monaci, e tanti pittori lavorano anche come miniatori.
I manoscritti, facilmente trasportabili, diffondono con le loro miniature un repertorio iconografico valido anche in pittura attraverso tutta l’Europa.
Così non è sorprendente ritrovare nella Sacra Conversazione di Konrad Witz elementi iconografici comuni a manoscritti miniati di differenti contesti geografici.
I manoscritti in dialogo con la Sacra Conversazione di Konrad Witz, appartenenti alla sezione dei manoscritti rari della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli, sono Horae Beatae Mariae Virginis Secundum usum rothomagensis, Heures à l’usage de Rouen e Horae Beatae Mariae Virginis, Livre d’Heures in scrittura gotica francese con miniature.
Per raggiungere il Museo e Real Bosco di Capodimonte:
Navetta Shuttle da Piazza Trieste e Trento (Teatro San Carlo)
Fermate a richiesta lungo il percorso
Tariffe da 2.00 euro per singola tratta per i napoletani e da 5 euro per i turisti.