Carmen Pellegrino. L’abbandono, la terra e le anime vaganti
Giovedì 1 dicembre al Museo di Capodimonte si parla del romanzo edito da Giunti Cade la terra di Carmen Pellegrino al nuovo appuntamento alle ore 17.30 con il Salotto letterario del Museo di Capodimonte a cura di Anna Petrazzuolo.
Un paese abbandonato, Alento, simbolo dei luoghi dell’oblio dei singoli personaggi, è il borgo in cui le anime franano con il paesaggio circostante: voci, dialoghi, storie di un mondo chiuso si confondono con la stessa terra nera dalla quale nascono.
Estella, la protagonista di questo intenso e struggente romanzo, cerca di tenere in vita un paese di nati morti con disperato accudimento, realizzando la più difficile delle utopie: far coincidere la follia con la morale.
Cade la terra è un romanzo che acceca con la sua limpida luce gli occhi assonnati dei morti: sembra la luce del tribunale della storia, ma è soltanto il pietoso tentativo di curare le ferite di un mondo di vinti, anime solitarie a cui non si riesce a dire addio perché la letteratura, per Carmen Pellegrino, coincide con la loro stessa lingua nutrita di cibi grossolani.
Seppellirli per sempre significherebbe rimanere muti.
Ma c’è orgoglio e dignità in queste voci, soprattutto femminili.
Tornano in mente le migliori pagine di Mario La Cava, Corrado Alvaro e Silvio D’Arzo: prose appenniniche petrose ed evocative, come di pianto riscacciato in gola, la presa d’atto dell’impossibilità d’ogni epica.
Cade la terra è tassello romanzesco importante della grande letteratura meridionale novecentesca.
Che venga pubblicato ora, in altro secolo, è solo la dimostrazione che gli orologi non sempre indicano l’ora esatta.
Ufficio stampa:
Barbara Notaro Dietrich b.notarodietrich@gmail.com
Giovanna Bile giovannabile@gmail.com
Coordinamento Salotto letterario:
Daniela Petrone promozione.capodimonte@beniculturali.it
Per raggiungere il Museo di Capodimonte:
Navetta Shuttle da Piazza Trieste e Trento (Teatro San Carlo)
Fermate a richiesta lungo il percorso
Tariffe da 1.50 euro per singola tratta per i napoletani e da 5 euro per i turisti