Picasso a Napoli tra arte popolare e teatro tradizionale. Lectio Magistralis e Oltre Parade
Oggi 9 marzo 2018 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, alle ore 19.00, si terrà la Lectio Magistralis Picasso a Napoli tra arte popolare e teatro tradizionale con Carmine Romano e il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, coordina Giuseppe Gaeta.
In questa occasione verrà proiettato il video dell’opera di Rosalba Quindici Oltre Parade, eseguita nel Salone delle Feste della Reggia di Capodimonte l’8 e il 9 Giugno 2017.
La mostra Picasso e Napoli: Parade, aperta dall’8 aprile al 10 luglio 2017, è stata l’appuntamento inaugurale dell’iniziativa Picasso-Mediterraneo del Musée national Picasso-Paris che celebra il centenario del viaggio in Italia compiuto, tra marzo e aprile del 1917, da Picasso insieme al poeta Jean Cocteau per lavorare con i Balletti Russi a Parade, balletto andato in scena a Parigi a maggio dello stesso anno, su soggetto dello stesso Cocteau e musica di Erik Satie.
La mostra Picasso e Napoli: Parade ha messo insieme per la prima volta opere esclusive per raccontare una storia: l’avventura che ha dato vita a Parade, uno spettacolo, una visione, un’opera d’arte.
Il viaggio, le suggestioni che hanno rapito Picasso nelle due settimane trascorse a Napoli, durante le quali l’artista che ha impresso un segno indelebile nella storia, affamato di vita, ha osservato una realtà dalla forza vitale sorprendente, fino a quel momento sconosciuta, per reinterpretarla nella sua opera.
La città di Napoli è una scoperta, una città dal fascino primordiale. Cocteau la definisce una Monmartre araba.
Le espressioni più autentiche di arte popolare, le maschere della commedia dell’arte colte nei più profondi significati ancestrali si ritrovano nella maschera di Pulcinella realizzata nel 1930, dal ghigno inquietante e la gobba del naso ingigantita, diretta allusione fallica e benaugurante come nei ritrovamenti di Pompei.
La mostra è stata un appuntamento unico per ammirare Parade la più grande opera di Picasso. Un’opera di capitale importanza per l’arte moderna, un sipario di 17 metri di base per 10 di altezza, conservata al Centre Georges Pompidou di Parigi che, per le sue dimensioni, è stata esposta solo in rare occasioni ed è a Napoli, per la prima volta, nel suggestivo Salone delle Feste dell’Appartamento Reale di Capodimonte.
Parade è uno spettacolo.
… E quando il sipario si alza gli spettatori capiscono che proprio quello costituiva il primo atto di Parade e che a loro volta hanno confuso lo spettacolo e la sua parata.
È una derisione surrealista in atto, un teatro nel teatro, la parata come opera comica contro la guerra e contro la morte. Scrive Sylvain Bellenger curatore della mostra con Luigi Gallo.
Uno spettacolo andato in scena nel 1917 che ha avuto modo di rivivere nella mostra nelle sale dell’Appartamento Reale. Il sipario dipinto da Picasso allestito nel monumentale salone delle feste ha trasformato l’ambiente in un grande e lussuoso teatro, in un luogo da attraversare e da vivere, meditando sull’arte e sull’eternità, e in un luogo magico da cui trarre nuova ispirazione.
Una fonte a cui ha attinto con successo Rosalba Quindici con Oltre Parade
Oltre Parade è un’azione mimico-musicale per soprano, quattro strumentisti/performer, un’attrice e una danzatrice, scritta e diretta dalla compositrice Rosalba Quindici, ispirata alla produzione (sipario, scene e costumi) che Picasso realizzò per Parade. Frutto di una personale interpretazione della tela picassiana e della sua produzione artistica, la performance può essere letta nel suo insieme come una sorta di carousel vivant, diviso in più scene, che si strutturano intorno all’azione di un ensemble, di una ballerina e di personaggi appartenenti al mondo circense. Attraverso una continua trasformazione del gesto mimico-musicale l’opera, dunque, si presenta come un viaggio che va oltre Parade, un viaggio che della grande tela di Picasso intende esaltare quegli elementi che sono legati al mondo dell’infanzia, della marionetta e a quello misterioso e teatrale di una Napoli che incantò il pittore e lo ispirò nella creazione delle immagini per Parade.
Tre pannelli mimico-musicali, il primo dedicato al mondo dell’infanzia, con l’uso della thunder sheet – la grossa lastra di acciaio utilizzata dal percussionista – su cui lo strumentista crea degli strisciati, ricorrendo a un vero e proprio pennello, con gesti che descrivono forme geometriche, omaggio ad Eva, la donna amata da Picasso prima di Olga Khokhlova. Il secondo pannello, è dedicato alla marionetta e all’amicizia di Picasso con Fortunato Depero. La danzatrice in relazione alla trama musicale interpreta una coreografia che omaggia alcune delle posture dei personaggi picassiani nei dipinti come Nudo blu, Olga in poltrona, La stanza blu, Paul vestito da Pierrot, Acrobata sul pallone. Il terzo ed ultimo pannello, dedicato al mondo misterioso e teatrale della Napoli che incantò il pittore, è centrato su un gioco di rimandi tra strumenti e voci basato su parole francesi (Naples, femmes, tout facile, etc.) dalla lettera del 10 marzo del 1917 inviata dal pittore ad Apollinaire durante il suo viaggio in Italia, nei giorni in cui stava lavorando a Parade. Il ricorso a strumenti della tradizione popolare (come la tammorra, le nacchere e lo scetavajasse), si immette in un contesto di musica non tradizionale, ma contemporanea e di ricerca.
La nuova tappa di Picasso-Méditerranée è la mostra Viaggi immaginari. Picasso e i Balletti russi, tra Italia e Spagna (16 febbraio-24 giugno 2018) a cura di Sylvain Bellenger, Luigi Gallo e Carmine Romano, realizzata dal Mucem (Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia) e dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, che approfondisce i temi dell’esposizione napoletana Picasso e Napoli. Parade
Foto di Alessio Cuccaro