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Nuove frontiere digitali: l’ecosistema della cultura in Campania

Venerdì 2 luglio 2021 alle ore 19.00 nell’ambito del Campania Teatro Festival 2021 la Direzione Generale della Cultura e del Turismo, rappresentata da Rosanna Romano e Luciano Ragazzi, racconterà i percorsi di partenariato tra Pubblica Amministrazione, Beni Culturali e spettacolo dal vivo, in un incontro dal titolo “Nuove frontiere digitali: l’ecosistema della cultura in Campania”.

Un dibattito al quale parteciperanno il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, il Responsabile della Digitalizzazione e Catalogo Digitale presso lo stesso museo Carmine Romano, ed il Direttore del Centro Produzione Rai di Napoli Antonio Parlati.

Per la Fondazione interverrà il Segretario Generale Alessandro Russo.

L’iniziativa è parte di un ciclo di 10 incontri aperti al pubblico, nel corso dei quali artisti, esponenti del mondo accademico e delle istituzioni, insieme a personalità impegnate nel miglioramento della società civile, si confrontano attivamente sui nuovi scenari della cultura e sul futuro della nostra comunità.

“Nuove frontiere digitali: l’ecosistema della cultura in Campania” illustrerà il progetto regionale per la costruzione di una piattaforma, oggi navigabile in versione Beta e con contenuti ancora parziali, ma che sarà alimentata nel tempo per migliorare i servizi culturali in rete.

Pubblicato nell’aprile 2020 in piena emergenza Covid-19 all’indirizzo http://cultura.regione.campania.it Cultura Campania è il portale regionale attraverso il quale è già possibile accedere ad una piccola parte della rappresentazione digitale del patrimonio custodito da alcuni enti pubblici e privati, come documenti d’archivio, libri antichi e moderni, monumenti, opere d’arte, scavi archeologici, risorse culturali del cinema, della musica e dello spettacolo rese fruibili in ambiente digitale.

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte lavora incessantemente da tre anni alle operazioni di digitalizzazione delle collezioni del museo, obiettivo al centro del secondo mandato del direttore Sylvain Bellenger.

Nei giorni di chiusura al pubblico del museo per i provvedimenti nazionali di contenimento della pandemia da Covid-19 sono stati digitalizzati interamente e per la prima volta i nuclei collezionistici dell’Armeria farnesiana e borbonica (1200 armi), della Wunderkammer Farnese (oggetti rari e preziosità, circa 1300 opere di arti decorative), l’Ottocento Privato (dipinti ed opere del XIX secolo, 200 dipinti e 300 oggetti tra sculture mobili e opere di arti decorative), la Collezione Borgia (un vero e proprio museo suddiviso in dieci classi di oggetti: antichità egiziane, volsche, etrusche, greche, romane, manufatti dell’Estremo Oriente, arabi, dell’Europa settentrionale, messicani e cristiani), i numerosi tessuti conservati presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, tra cui le preziose tende in seta di San Leucio.

 

 

L’intero attuale allestimento del museo è stato inoltre digitalizzato per la prima volta, dalla Collezione Farnese (circa 350 dipinti e sculture), alla Galleria delle arti a Napoli dal Duecento al Settecento (circa 260 dipinti e sculture), all’Arte Contemporanea che arricchisce il Museo e Real Bosco di Capodimonte, tra i pochi al mondo in grado di poter vantare un così vasto patrimonio artistico.

Il lavoro proseguirà con il nucleo d’Avalos, a cominciare dai grandi Arazzi della Battaglia di Pavia, la Collezione De Ciccio e le opere dei depositi, già presentati al pubblico nella grande mostra Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere (21 dicembre 2018 – prorogata fino al 15 ottobre 2019) che ha visto esposte 1220 opere (circa il 20% per cento del totale) tra dipinti, statue, arazzi, porcellane, armi, e oggetti di arti decorative provenienti unicamente dai cinque depositi di Capodimonte – Palazzotto, Deposito 131, Deposito 85, Farnesiano e GDS (Gabinetto dei Disegni e delle Stampe).

Le immagini ad alta definizione consentiranno di osservare particolari iconografici, difficilmente visibili ad occhio nudo e di analizzare i più minuti dettagli materici.

Le informazioni sulle opere saranno raccolte in schede che andranno a formare il catalogo digitale del museo, da rendere poi accessibile al grande pubblico. Tra i tanti cimeli storici dell’Armeria, sotto la sapiente guida del restauratore Antonio Tosini esperto di armature, è stata digitalizzata una coppia di pistole donate da Luigi XV a Carlo di Borbone nel 1751 in occasione della nascita dell’erede al trono Ferdinando.

 

 

L’Incontro “Nuove frontiere digitali: l’ecosistema della cultura in Campania” avrà una durata di circa 60 minuti

Auditorium del Museo e Real Bosco di Capodimonte (Porta Grande)

Prenotazione obbligatoria sul sito campaniateatrofestival.it

 

Sul sito campaniateatrofestival.it sono consultabili le promozioni e gli eventi gratuiti ed è possibile acquistare i biglietti (https://campaniateatrofestival.it/edizione-2021/)

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