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Gli Spagnoli a Napoli
Il Rinascimento meridionale

Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sala Causa – Napoli

13 marzo – 25 giugno 2023

mostra organizzata dal
Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger
in partenariato con il
Museo Nacional del Prado, direttore generale Miguel Falomir Faus

A cura di
Riccardo Naldi e Andrea Zezza

Lunedì 13 marzo 2023 inaugura al Museo e Real Bosco di Capodimonte la mostra Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale (13 marzo – 25 giugno 2023, sala Causa) a cura del prof. Riccardo Naldi, docente di Storia dell’arte moderna all’Università L’Orientale di Napoli e del prof. Andrea Zezza, docente di Storia dell’arte moderna all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il progetto espositivo è stato realizzato in partenariato con il Museo Nacional del Prado, dove una prima versione della mostra è stata inaugurata, ottenendo un notevole successo di critica e di pubblico, il 18 ottobre 2022 con il titolo Otro Renacimiento. Artistas españoles en Nápoles al comienzos del Cinquecento.

Grazie a questa importante collaborazione, tornerà a Napoli per la prima volta dopo 400 anni la Madonna del pesce eseguita da Raffaello. Il dipinto, destinato alla cappella della famiglia del Doce in San Domenico Maggiore a Napoli, divenne un punto di riferimento fondamentale per gli artisti attivi a Napoli durante il Cinquecento. Asportata dai governanti spagnoli e trasferita a Madrid intorno alla metà del Seicento. La mostra è dedicata a uno dei momenti più fecondi e meno conosciuti della civiltà artistica napoletana: il trentennio (1503-1532 circa). È il periodo che, sotto il profilo politico, vide l’estinguersi della dinastia aragonese, con il passaggio del Regno di Napoli sotto il dominio della Corona di Spagna; sotto il profilo culturale, il raggiungimento dell’apice della sua grande stagione umanistica, con il passaggio di consegne da Giovan Gioviano Pontano a Iacopo Sannazaro. Le novità artistiche elaborate in quegli anni da Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono prontamente recepite e reinterpretate in modo originale in una Napoli ancora molto viva, per la quale la perdita della funzione di capitale autonoma non costituì un ostacolo allo sviluppo culturale, ma, al contrario, contribuì alla definizione di un nuovo ruolo di cinghia di trasmissione della cultura rinascimentale tra le due sponde del Mediterraneo.

La mostra propone un’ampia rassegna di opere eseguite da alcuni dei principali artisti spagnoli attivi in quegli anni a Napoli, quali Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete. Trasferitisi molto per tempo in Italia, essi sprigionarono una straordinaria originalità inventiva nel confronto con le opere eseguite dai massimi protagonisti del pieno Rinascimento italiano. Gli spagnoli divennero i protagonisti dell’eccezionale stagione artistica della Napoli di primo Cinquecento, sostenuta dal mecenatismo degli Ordini religiosi e dell’aristocrazia, desiderosa di lasciare una traccia indelebile della propria grandezza finanziando opere di ambiziosa magnificenza, spesso realizzate, alla maniera degli Antichi, servendosi del durevole marmo di Carrara. Tornati in patria, gli spagnoli si fecero ambasciatori di una particolare declinazione della cultura figurativa dell’alto Rinascimento, sostenuta da inventiva e capacità tecniche straordinarie, cui il passaggio della Spagna all’interno della compagine imperiale di Carlo V diede un respiro europeo.

La mostra focalizza l’attenzione su questa breve ma felicissima stagione, ponendo nel giusto rilievo l’altissima qualità delle opere e il loro carattere cosmopolita. Alla base del percorso espositivo vi è la convinzione che quella fioritura vide una strettissima connessione tra pittura e scultura. Il confronto tra le cosiddette «arti sorelle» trovò a Napoli un terreno particolarmente fertile per l’elaborazione di modelli che contribuirono al definirsi di un’autonoma scuola locale, di cui la mostra propone un’ampia selezione dei maggiori protagonisti, dai pittori Andrea Sabatini da Salerno e Marco Cardisco agli scultori Giovanni da Nola e Girolamo Santacroce. Come avvenne a Roma a causa del celebre ‘Sacco’ del 1527, anche per la capitale già aragonese e poi vicereale questa ‘età dell’oro’ venne improvvisamente spezzata dal durissimo assedio francese del 1528 e dalla grave crisi politica che ne derivò.

La mostra è realizzata in partenariato Museo Nacional Prado di Madrid, in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia e l’Ambasciata italiana a Madrid, con il Ministero dell’Interno-FEC Fondo edifici di culto e la Curia di Napoli, è finanziata grazie al progetto POC Capodimonte. Le rotte dell’arte della Regione Campania, gode del patrocinio del Comune di Napoli, ha la GESAC come main sponsor ed è stata realizzata grazie al supporto dell’associazione Amici di Capodimonte ets.

Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale

 

13 marzo 2023 – 25 giugno 2023

Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli

 

mostra organizzata dal

Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger

in partenariato con il

Museo Nacional del Prado, direttore generale Miguel Falomir Faus

 

A cura di

Riccardo Naldi e Andrea Zezza

 

sede e orari

Museo e Real Bosco di Capodimonte, via Miano 2 – Napoli

Sala Causa – tutti i giorni (mercoledì giorno di chiusura), dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)

 

Biglietto

intero: 15 euro

ridotto young (18-25 anni): 2 euro

gratuito (0-18 anni) e possessori Artecard

info e prenotazioni: 848 800 288

da cellulare e dall’estero: 06 39967050 / www.coopculture.it

prenotazioni tramite app Capodimonte su App store e Google store

 

capodimonte.cultura.gov.it / 081 7499130 / mu-cap.accoglienza.capodimonte@cultura.gov.it

https://www.facebook.com/museodicapodimonte

https://www.instagram.com/museoboscocapodimonte/

https://twitter.com/Capodimonte_mus

Cronologia del Regno di Napoli
1458
Alfonso I, re di Napoli e di Aragona, detto il Magnanimo muore a Napoli
La sua eredità viene divisa: il Regno di Napoli va a Ferdinando I (1423 circa-1494), suo figlio naturale
1494
Muore Ferdinando I d’Aragona; gli succede il figlio Alfonso II (1448-1495)
Carlo VIII (1470-1498), re di Francia, parte alla conquista di Napoli
1495
Carlo VIII entra a Napoli, accolto favorevolmente dalla popolazione
Ferdinando II (1467-1496), figlio di Alfonso II, comincia la riconquista del Regno, affiancato da un
contingente spagnolo mandato dai Re Cattolici
1496
La riconquista del Regno viene completata con la resa dell’esercito francese
Ferdinando II muore improvvisamente. Suo zio Federico (1451-1504) è acclamato re
1500
Con il Trattato di Granada, la Francia e la Spagna si spartiscono il Regno di Napoli
1502
Si dichiara la guerra tra francesi e spagnoli
1503
Gonzalo Fernández de Córdoba, il ‘Gran Capitano’, entra vincitore a Napoli. È il primo viceré
1506
Entrata trionfale di Ferdinando il Cattolico a Napoli
1507
Ferdinando il Cattolico si imbarca per la Spagna, riportando con sé Gonzalo Fernández de Córdoba.
Giovanni II d’Aragona, conte di Ribagorza (1457-1528) è nominato viceré
1509
Ramón Folch de Cardona (1467-1522) è nominato viceré di Napoli
1516
Muore Ferdinando il Cattolico. Ramón Folch de Cardona assume la reggenza a Napoli in nome di
Carlo d’Asburgo e di sua madre Giovanna
1522
Ramón Folch de Cardona muore a Napoli
Carlo V nomina viceré di Napoli Charles de Lannoy, fiammingo (1487 circa-1527)
1525
Battaglia di Pavia: le truppe imperiali capitanate da Charles de Lannoy e Ferdinando
Francesco d’Avalos sconfiggono e fanno prigioniero Francesco I (1494-1547), re di
Francia
1527
Charles de Lannoy muore ad Aversa. Hugo de Moncada (1476-1528) è nominato suo
successore come viceré ad interim
L’esercito francese, guidato da Odet de Foix, visconte di Lautrec, invade nuovamente il
Regno di Napoli. Parte della nobiltà napoletana si unisce ai francesi
1528
Hugo de Moncada muore in combattimento e gli succede al comando Philibert de
Châlons, principe de Orange (1502-1530)
Odet de Foix muore sotto le mura di Napoli. L’esercito francese, devastato da
un’epidemia, abbandona l’assedio
1532
Pedro Álvarez de Toledo, marchese di Villafranca del Bierzo (1484-1553), primo viceré
castigliano, entra a Napoli. Il suo lungo viceregno chiude la fase del consolidamento della
conquista spagnola e apre una nuova era

Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale

13 marzo 2023 – 25 giugno 2023
Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli

mostra organizzata dal
Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger

in partenariato con il
Museo Nacional del Prado, direttore generale Miguel Falomir Faus

A cura di
Riccardo Naldi e Andrea Zezza

Direzione generale
Sylvain Bellenger

Ufficio curatori
Alessandra Rullo
Maria Tamajo Contarini
Patrizia Piscitello
Maria Rosaria Sansone
Alessandra Zaccagnini
Ufficio mostre
Patrizia Piscitello
Giovanna Baldasarre
Concetta Capasso
Valentina Lanzilli

Ufficio documentazione
Alessandra Rullo
Paola Aveta

Ufficio restauro
Angela Cerasuolo
Liliana Caso
Antonio De Riggi
Paola Sabbatucci
Antonio Tosini
Sara Vitulli
Alessia Zaccaria

Progetto di allestimento
Francisco Bocanegra

Responsabile degli allestimenti
Renata Marmo

Segreteria di Direzione
Francesca Dal Lago
Luciana Berti

Responsabile digitalizzazione e Catalogo digitale
Carmine Romano

Riprese fotografiche
Amedeo Benestante

Apparati didattici
Orazio Lovino
Riccardo Naldi
Lorenzo Principi
Andrea Zezza
Traduzioni
Caroline Paganussi

Didattica
Le Nuvole

Ufficio stampa
Luisa Maradei

Comunicazione
Roberta Senese
Pasqualina Uccello

Sito web, social media e cerimoniale
Giovanna Garraffa
Marina Morra

Supporto giuridico-amministrativo
Carmine Panico

Coordinamento allestimento e movimentazioni
Patrizia Piscitello

Trasporti e movimentazioni
APICE Roma Transport S.r.l.
Bevilacqua Trasporti s.r.l.
Assicurazioni
Ciaccio Arte – Big Broker Insurance Group

Realizzazione allestimento
Eikon Servizi per i Beni Culturali S.A.S.
Con il supporto tecnico di
ENGIE Italia

Produzione materiali grafici
Francesco Giordano
Realizzazione materiali grafici
La Tipolitostampa Snc di Peluso G.&.C.
Catalogo
Editori Artem

Associazione Amici di Capodimonte Ets
Presidente
Errico di Lorenzo
Responsabile attività e coordinamento
Stefania Albinni

Mostra realizzata

In partenariato
Museo Nacional Prado

In collaborazione
Ambasciata di Spagna in Italia e Consolato generale di Spagna a Napoli
Ambasciata d’Italia in Spagna

In collaborazione
Ministero dell’Interno, FEC-Fondo Edifici di Culto
Curia Arcivescovile di Napoli

Con il sostegno
Regione Campania, Fondi POC- Programma operativo complementare 2014-2020, progetto
“Capodimonte. Le rotte dell’arte”

Con il patrocinio
Comune di Napoli
Main Sponsor
Gesac

Sponsor
Ciaccio Arte – Big Broker Insurance Group
Con il supporto
Amici di Capodimonte Ets

Enti e Musei prestatori

Dall’Italia:
Atri, Museo Capitolare
Filippo Lanci
Cava dei Tirreni, Museo della Badia di Cava dei Tirreni
Don Leone Morinelli
Padre Michele Petruzzelli

Ferrara, Collezione Cavallini-Sgarbi
Vittorio Sgarbi
Firenze, Gallerie degli Uffizi
Eike Schmidt
Francesca Montanaro
Montecassino, Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Montecassino
Abate Donato Ogliari
Mariavittoria Oliva
Napoli, Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini
Antonella Cucciniello
Deanna Castino
Napoli, Direzione Regionale Musei Campania – Certosa e Museo di San Martino
Marta Ragozzino
Francesco Delizia
Ilaria Menale
Napoli, Chiesa di San Domenico Maggiore (FEC)
Padre Gerardo Imbriano
Napoli, Chiesa dei Santi Severino e Sossio (FEC)
Marco Rossi, Comunità di Sant’Egidio
Napoli, Chiesa di San Pietro Martire (FEC)
Marco Rossi, Comunità di Sant’Egidio
Napoli, Curia di Napoli
Mons. Domenico Battaglia
Ufficio Beni Culturali
Don Giacomo Equestre
Napoli, MANN – Museo Archeologico Nazionale
Paolo Giulierini
Maria Lucia Giacco
Napoli, Museo Civico di Castelnuovo
Massimo Pacifico
Rosa Perrotta
Napoli, Seminario Arcivescovile di Capodimonte
Mons. Michele Autuoro
Napoli, Soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli
Luigi La Rocca
Rosalia D’Apice
Annunziata D’Alconzo
Barbara Balbi
Alessio Cuccaro

Napoli, Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”; – Chiesa di Santa Maria dei Pignatelli
Lucio d’Alessandro
Pierluigi Leone De Castris
Nocera Inferiore, Pinacoteca del Convento di Sant’Antonio
Padre Claudio Joris
Roma, FEC – Fondo Edifici di Culto
Fabrizio Gallo
Sonia Boccia
Eleonora Ippoliti
Roma, Galleria Borghese
Francesca Cappelletti
Federica Pietrangeli
Silvia Lucantoni
Salerno, Museo Diocesano “San Matteo”
Don Luigi Aversa
Salerno, Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino
Raffaella Bonaudo
Antonio Falchi
Siena, Pinacoteca Nazionale
Hemery Axel
Elena Pinzauti
Torino, Musei Reali, Pinacoteca Sabauda
Enrica Pagella
Annamaria Bava

Germania:
Celle, Residenzmuseumim Celler Schloss
Stefan Daberkow
Juliane Schmieglitz-Otten
Liechtenstein:
Vaduz, Vaduz-Vienna, , The Princely Collections
Johann Kräftner
Michael Schweller
Spagna:
Barbadillo de Herreros (Burgos), Iglesia parroquial de la Visitación de Nuestra Señora a
Santa Isabel
Juan Álvarez Quevedo
Barcellona, Museu Nacional d´Art de Catalunya
Pepe Serra Villalba
Ester Ribot Cabarrocas

Bolea (Huesca), Iglesia Parroquial de Santa María la Mayor
José Ignacio Martínez Madrona
Burgos, Catedral de Burgos
Juan Álvarez Quevedo
Burgos, Museo Catedralicio
Juan Álvarez Quevedo
Fuentes de Nava (Palencia), Iglesia parroquial de San Pedro
Don José Luis Calvo Calleja
Jaén, Museo Catedralicio,
Francisco Juan Martínez Rojas
Madrid, Museo del Prado
Miguel Falomir Faus
Andrés Úbeda de los Cobos
Manuel Arias Martínez
Lucía Villarreal
Juan Ramón Sanz Martínez-Sanz
Isabel Bennasar Cabrera
Madrid, Varez Collection Madrid
Maria Milagros Benegas Mendía
and Maria José Luis, Ignacio, Ana, Juan & Isabel Varez Benegas
Ana Fernández de Soignie
Montserrat, Museo de la Abadía
Hno. Xavier Caballé
Montse Marin
Sasamón (Burgos), Iglesia de Santa María la Real
Juan Álvarez Quevedo
Valladolid, Museo Diocesano y Catedralicio
Pedro Miguel Escudero Diez
Valladolid, Museo Nacional de Escultura
Alejandro Nuevo
Ana Pérez
Zamora, Museo Catedralicio
José Ángel Rivera de las Heras
Courtesy of Étienne Bréton/ Saint-Honoré Art Consulting

Il nostro ringraziamento va anche a tutti quei prestatori che hanno generosamente voluto contribuire al pieno successo della mostra con le loro opere, pur rimanendo anonimi.

Si ringrazia per la collaborazione e il supporto alla mostra tutto il personale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, i coordinatori del Servizio di Vigilanza e tutto il personale di Accoglienza e Vigilanza del Museo e di Ales

Gli spagnoli a Napoli
Il Rinascimento meridionale
a cura di Riccardo Naldi, Andrea Zezza

 

Un capitolo importante ma poco conosciuto della civiltà del Rinascimento europeo: la stagione [1503-1532 circa] in cui prende forma il confronto tra artisti spagnoli e dell’Italia meridionale e  le opere realizzate da Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Le novità elaborate a Milano, Firenze, Roma furono immediatamente recepite e
reinterpretate in modo originale: nella Napoli che, proprio in quegli anni, diventava spagnola, grandi personalità come Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca ebbero modo di cogliere le loro prime affermazioni professionali, prima di tornare in patria e dare avvio a una grande stagione del Rinascimento iberico.
I saggi di Carlos José Hernando Sanchez, Andrea Zezza, Riccardo Naldi, Manuel Arias Martinez, Carlo Vecce, Encarnación Sánchez García – insieme al catalogo delle opere, organizzato in cinque sezioni, che evidenzia con chiarezza l’interazione
costante tra maestri della pittura e della scultura – ricostruiscono in maniera esemplare le coordinate di una produzione figurativa che ha impresso tracce profonde nella cultura storico-artistica e, più in generale, nell’immaginario dell’Europa
mediterranea.

note di vendita
catalogo della mostra presso il Museo e Real Bosco i Capodimonte dal 13 marzo al 25 giugno 2023.

collana: arte

scheda editoriale

Gli spagnoli a Napoli
Il Rinascimento meridionale
a cura di Riccardo Naldi, Andrea Zezza

in libreria: marzo 2023
formato: 24×30 cm
allestimento: brossura con alette
pagine: 384
illustrazioni: circa 200 a colori e bianco e nero
lingua: italiano
ISBN: 978-88-569-0914-2
prezzo: 39,00 €

CICLO DI CONFERENZE

Istituto Cervantes di Napoli

Via Chiatamone, 6G, ore 17:30

Partecipazione libera fino ad esaurimento posti

Per informazioni scrivere a cultnap@cervantes.es

 

In occasione della mostra Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale a cura di Riccardo Naldi e Andrea Zezza, l’Instituto Cervantes di Napoli (Via Chiatamone, 6G), diretto da Ana Navarro, ha organizzato un ciclo di conferenze. Ecco di seguito il calendario

 

Giovedì 20 aprile 2023, ore 17:30 

Percorsi e intrecci della mostra, tra pittura e scultura

Con Manuel Arias, responsabile del Dipartimento Scultura del Museo Nacional del Prado e i curatori Riccardo Naldi docente di Storia dell’arte moderna all’Università L’Orientale di Napoli e Andrea Zezza, docente di Storia dell’arte moderna all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”

 

Giovedì 15 giugno, ore 17.30

Artisti spagnoli nelle collezioni del Museo di Capodimonte: provenienza, acquisizione, musealizzazione

Patrizia Piscitello Responsabile Dipartimento Mostre e Prestiti e Alessandra Rullo Responsabile Dipartimento Cura e Gestione delle Collezioni

 

Giovedì 22 giugno 2023, ore 17.30

Da Corona a Viceregno: i Musicisti e il compianto per la Napoli aragonese nei primi decenni di Napoli Spagnola (1503-1553).

Con il musicologo Dinko Fabris

VISITE DIDATTICHE
In occasione della mostra Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale a cura di Riccardo Naldi e Andrea Zezza, presso la Sala Causa, i Servizi Educativi del Museo e Real Bosco di Capodimonte in collaborazione con Le Nuvole propongono una serie di appuntamenti alla scoperta dei pittori spagnoli che nel primo trentennio del Cinquecento arrivarno nel Regno di Napoli.
Le novità stilistiche elaborate da Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono recepite ed interpretate da artisti come Pedro Fernandez, Bartolomé Ordòñez, Pedro Machuca, rendendo il Regno culturalmente ancora più ricco. Per questo progetto espositivo, realizzato con il partenariato con il Museo Nacional del Prado, torna a Napoli La Madonna del Pesce di Raffaello.

VISITE GUIDATE
Ogni domenica alle ore 12.00 (tranne la prima del mese, ad ingresso gratuito) nei giorni:
– 26 Marzo 2023
– 9 (Pasqua), 16, 23 e 30 Aprile 2023
– Lunedì 1 Maggio 2023 (Festa dei Lavoratori)
– 14, 21, 28 Maggio 2023
– 11 e 18 Giugno 2023
Durata: 1 ora
Costo visita: 7 euro + il biglietto di ingresso al sito (15 euro prezzo intero, gratuito per gli
under 18 e 2 euro per i giovani tra i 18 e i 25 anni)
La visita è gratuita per i bambini sotto gli 8 anni
Prenotazioni al seguente link
https://www.coopculture.it/it/prodotti/visita-alla-mostra-gli-spagnoli-a-napoli-il-rinascimento-meridionale/

VISITE PER LE SCUOLE (di ogni ordine e grado)
Il costo della visita è di 90 euro ogni gruppo composto da 25 alunni
Per informazioni arte@lenuvole.com
Per prenotazioni edu@coopculture.it

La mostra “Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale” prosegue in città con le testimonianze degli artisti spagnoli nelle principali chiese di Napoli

Gli artisti spagnoli Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete divennero i protagonisti dell’eccezionale stagione artistica della Napoli di primo Cinquecento, sostenuta dal mecenatismo degli Ordini religiosi e dell’aristocrazia, desiderosa di lasciare una traccia indelebile della propria grandezza finanziando opere di ambiziosa magnificenza, spesso realizzate, alla maniera degli Antichi, servendosi del durevole marmo di Carrara.

Non stupisce, dunque, la presenza corposa di importanti opere di artisti presenti in mostra anche nelle principali chiese della città di Napoli o che segnalano la presenza spagnola a Napoli nel primo Cinquecento: da San Giovanni a Carbonara al complesso conventuale di San Severino e Sossio, da San Giacomo degli Spagnoli, simbolo della presenza politica e culturale della Spagna a Napoli, alla Certosa e al Museo di San Martino, dalla Basilica di San Lorenzo Maggiore a Sant’Aniello a Caponapoli, da San Pietro Martire a Santa Maria dei Pignatelli, da Sant’Anna dei Lombardi a Santa Maria la Nova. Perfino nel Duomo di Napoli è visibile questa presenza spagnola, in particolare, nella Cappella Teodori (o dell’Incredulità di San Tommaso) è presente un’opera attribuita ad Alonso Berruguete la Deposizione di Cristo nel sepolcro (nel paliotto dell’altare), nella Cappella Tocco di Montemiletto è possibile ammirare la Madonna con il Bambino in gloria di Diego de Siloe mentre nel Succorpo è presente una decorazione marmorea di Tommaso Malvito.

Ma è nella Basilica di San Domenico Maggiore che si percepisce il legame più forte tra la mostra e la città. La Madonna del pesce di Raffaello, esposta in sala Causa al Museo e Real Bosco di Capodimonte, tornata in città per la prima volta dopo 400 anni, era stata realizzata per la Cappella della famiglia del Doce (o di Santa Rosa) in San Domenico Maggiore. L’opera divenne un punto di riferimento fondamentale per gli artisti attivi a Napoli durante il Cinquecento. Fu poi asportata dai governanti spagnoli e trasferita a Madrid intorno alla metà del Seicento.

Grazie a un accordo tra il Museo e il Real Bosco di Capodimonte e il Comune di Napoli, sarà possibile visitare le testimonianze spagnole in alcune chiese della città nei seguenti weekend:

Venerdì 7, sabato 8, domenica 9 (Pasqua) e lunedì 10 aprile 2023 (Pasquetta), dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 aprile 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 aprile 2023 (Festa della Liberazione)

Venerdì 28, sabato 29, domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 5, sabato 6, domenica 7 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 19, sabato 20, domenica 21 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 maggio 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18

Venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 giugno 2023, dalle ore 10 alle ore 18

 

In questi weekend, presentando il biglietto della mostra, si potrà accedere gratuitamente alla Cappella del Doce in San Domenico Maggiore dove è possibile ammirare la Decorazione marmorea di Girolamo Santacroce e bottega, mentre nella vicina Cappella Carafa di Ruvo (o della Natività) l’Affresco della volta con Profeti di Pedro Fernández, mentre nella controfacciata la Cappella Carafa di Santa Severina (o di San Martino) con la Decorazione marmorea con segni zodiacali di Andrea Ferrucci da Fiesole. Per informazioni tel. 0817956173 e 0817956166.

 

Negli stessi weekend e con gli stessi orari, sarà possibile visitare la Chiesa di San Giovanni a Carbonara dove è possibile ammirare la Cappella Caracciolo di Vico con opere di Bartolomé Ordóñez e la Decorazione marmorea sul portale di ingresso e sull’altare della Adorazione dei Magi di Diego de Siloe.

Altra importante testimonianza della presenza spagnola a Napoli nel primo Cinquecento è la Chiesa dei Santi Severino e Sossio. Qui, nell’antisacrestia (o cappella Medici di Gragnano) è presente il Sepolcro di Andrea Bonifacio di Bartolomé Ordóñez e il Sepolcro di Giovan Battista Cicaro di Andrea Ferrucci da Fiesole.

Nella Chiesa di Santa Maria di Monteoliveto (ora di Sant’Anna dei Lombardi) è presente nella controfacciata l’Altare del Pezzo di Girolamo Santacroce e l’Altare Ligorio di Giovanni da Nola, mentre nella Cappella Artaldo il San Giovanni Battista di Giovanni da Nola. Per informazioni tel. 391 794 4140.

All’esterno della Chiesa di Santa Maria la Nova si può ammirare lo Stemma di Ferdinando il Cattolico e di Gonzalo de Córdoba di Andrea Ferrucci da Fiesole.

Un discorso a parte merita la Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli che conserva, tra le tante testimonianze, nello spazio retrostante all’altare maggiore il Sepolcro di Pedro de Toledo di Giovanni da Nola. La Chiesa, presto, sarà riaperta gratuitamente al pubblico grazie alla Reale Arciconfraternita e Monte del SS. Sacramento dei Nobili Spagnoli che metterà a disposizione anche una visita guidata gratuita, condotta dagli studenti-guide dell’Università Federico II di Napoli affiancate per l’occasione dagli studenti dei Quartieri Spagnoli nello specifico dell’I.C. D’Aosta-Scura.

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
Lamentazione sul Cristo morto
1508-1510 circa
particolare del Polittico della Visitazione
olio su tavola
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
Polittico della Visitazione
1508-1510 circa
olio su tavola
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
Visitazione
1508-1510 circa
particolare del Polittico della Visitazione
olio su tavola
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
Sant’Eusebio resuscita tre morti con la sacca di san Girolamo
1508-1510 circa
particolare del Polittico della Visitazione
olio su tavola
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
Adorazione dei pastori
1501-1502 circa
olio su tavola
Celle (Germania), Bomann-Museum
foto Fotostudio Loeper, Celle

Gabriel Joly
(Piccardia [Francia], documentato nel 1514-Teruel, 1538)
Guerriero (?)
1532-1536 circa
legno
Collezione privata

Gabriel Joly
(Piccardia [Francia], documentato nel 1514-Teruel, 1538)
Guerriero (?)
1532-1536 circa
legno
Collezione privata

Pedro Machuca
(Toledo, 1490 circa-Granada, 1550)
Padre Eterno benedicente in gloria
1519 circa
olio su tavola
Parigi, per cortesia di Étienne Bréton, Saint-Honoré Art Consulting

Andrea Sabatini, detto Andrea da Salerno
(Salerno, 1485 circa-Gaeta, 1530/1531)
San Bertario in trono fra i suoi confratelli e santi martiri e il committente Ignazio Squarcialupi
1514 circa
olio su tavola
Montserrat, Museo de la Abadía

Maestro del retablo di Bolea
(attivo tra l’ultimo decennio del XV secolo-primo decennio del XVI secolo)
Flagellazione di Cristo
primo decennio del XVI secolo
olio su tavola
Atri, Capitolo della Cattedrale, Museo Capitolare

Maestro del retablo di Bolea
(attivo tra l’ultimo decennio del XV secolo-primo decennio del XVI secolo)
Flagellazione di Cristo
primo decennio del XVI secolo
olio su tavola
Atri, Capitolo della Cattedrale, Museo Capitolare

Maestro del retablo di Bolea
(attivo tra l’ultimo decennio del XV secolo-primo decennio del XVI secolo)
Adorazione del Bambino
primo decennio del XVI secolo
olio su tavola
Atri, Capitolo della Cattedrale, Museo Capitolare

Maestro del retablo di Bolea
(attivo tra l’ultimo decennio del XV secolo-primo decennio del XVI secolo)
Adorazione del Bambino
primo decennio del XVI secolo
olio su tavola
Atri, Capitolo della Cattedrale, Museo Capitolare

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
e Antoni Norri
(documentato tra il 1515 e il 1519)
Retablo di sant’Elena
1519-1521
olio su tavola
Gerona, Museu-Tresor de la Catedral

Diego de Siloe
(Burgos, 1487/1490 circa-Granada, 1563)
(cerchia di) / (circle of)

Madonna con il Bambino
secondo quarto del sec. XVI
alabastro
Valladolid, Museo Diocesano y Catedralicio

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
San Biagio
1511-1512 circa
olio su tavola
Barcellona, Museu Nacional d’Art de Catalunya

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
Andata al Calvario
olio su tavola trasportato su tela
Napoli, basilica di San Domenico Maggiore
foto @Pedicini-Archivio dell’Arte

Bartolomé Ordóñez
(Burgos, ?-Carrara, 1520)
San Matteo e l’angelo
Napoli, chiesa di San Pietro Martire
foto @Pedicini-Archivio dell’Arte

Andrea di Piero Ferrucci, detto Andrea da Fiesole
(Fiesole?, 1465-Firenze, 1526)
San Giovanni Battista
1508-1510 circa
marmo
Napoli, chiesa dei Santi Severino e Sossio,
(dal Sepolcro di Giovan Battista Cicaro)
foto: @Pedicini-Archivio dell’Arte

Girolamo Santacroce
(Napoli, 1502 circa-Napoli, 1537 circa)
La Prudenza
marmo
Napoli, chiesa di San Pietro Martire
foto: @Pedicini-Archivio dell’Arte

Jean Bourdichon
(?, 1457 circa-Tours, 1521)
Trittico della Madonna con il Bambino
1501-1504
Tavola centrale: Madonna con il Bambino e Crocifissione
Tavola sinistra: San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo
Tavola destra: San Giovanni Evangelista e San Giorgio
tempera su tavola
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte
(dal 1986 in consegna alla Certosa e Museo di San Martino)
foto Fabio Speranza

Cesare da Sesto
(Sesto Calende, 1477 circa–Milano, 1523)
e collaboratore meridionale
Adorazione del Bambino con donatore
1514-1515 circa
olio su tavola
Napoli, Certosa e Museo di San Martino
foto Fabio Speranza

Agostino Tesauro
(documentato a Napoli tra il 1501 e il 1546)
Santa Maria Maddalena
1518
olio su tavola
Napoli, Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini, Quadreria

Arte imperiale romana
(da un originale di età ellenistica)
Figura virile in trono (Giove Ciampolini)
II-III secolo d.C.
marmo
Napoli, MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Marco Cardisco
(documentato a Napoli tra il 1520 e il 1542) / (documented in Naples between 1520 and 1542)
Madonna con il Bambino
Olio su carta trasportato su tela
Torino, Musei Reali, Galleria Sabauda

Pedro Machuca
(Toledo, 1490 circa-Granada, 1550)
(attribuito a)
Madonna del latte (Madonna delle Grazie?)
1516 circa
olio su tavola
Torino, Musei Reali, Galleria Sabauda

Pedro Fernández
(Murcia, documentato a Napoli e Gerona tra il 1510 e il 1519)
San Francesco d’Assisi riceve le stimmate
Olio su tavola
Torino, Musei Reali, Galleria Sabauda

Maestro del retablo di Bolea
(attivo tra l’ultimo decennio del XV secolo -primo decennio del XVI secolo)
Antifonario C
Miniatura su pergamena
Montecassino, Archivio dell’Abbazia

Diego de Siloe
(Burgos, 1487/1490 circa-Granada, 1563)
Figura femminile semigiacente (Caterina Pignatelli?)
marmo,
Napoli, chiesa di Santa Maria Assunta dei Pignatelli

Pedro Machuca Virgen de la Cinta 1520 catedral Jaén

Alonso Berruguete
(Paredes de Nava [Palencia], 1489 circa-Toledo, 1561)
Deposizione di Cristo nel sepolcro
Olio su tavola
Fuentes de Nava, chiesa parrocchiale di San Pedro

Maestro del retablo di Bolea
(attivo tra l’ultimo decennio del XV secolo -primo decennio del XVI secolo)
Adorazione del Bambino
primo decennio del XVI secolo
tempera e olio su tavola
Siena, Pinacoteca Nazionale

Diego de Siloe
(Burgos, 1487/1490 circa-Granada, 1563)
San Michele Arcangelo
1525 circa
legno policromato
Sasamón (Burgos), chiesa parrocchiale di Santa María la Real

Diego de Siloe
(Burgos, 1487/1490 circa-Granada, 1563)
San Giovanni Battista
1520 circa
legno policromato e indorato
Burgos, Cattedrale Basilica Metropolitana di Santa María, Cappella dei Conestabili di Castiglia

Diego de Siloe
(Burgos, 1487/1490 circa-Granada, 1563)
Cristo alla colonna
1525 circa
legno policromato
Burgos, Museo Catedralicio

Diego de Siloe
(Burgos, 1487/1490 circa-Granada, 1563)
San Sebastiano
1525 circa
marmo
Barbadillo de Herreros (Burgos), chiesa parrocchiale della Visitación de Nuestra Señora a Santa Isabel

SINOSSI DOCUMENTARIO

Otro Renacimiento. Da Napoli a Madrid, dal Prado a Capodimonte

 

 

 

Questo Golfo ha la forma di un abbraccio. E Napoli ha abbracciato da sempre il mondo estero.

Sylvain Bellenger

Il caso di Napoli è affascinante per la sintesi che realizza, per l’apporto di molteplici influssi.

Miguel Falomir

A partire dal grande progetto espositivo organizzato dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e dal Museo Nacional del Prado, il documentario Otro Renacimiento. Da Napoli a Madrid, dal Prado a Capodimonte (durata 70 minuti) – prodotto da Didi Gnocchi per 3D Produzioni, diretto da Valeria Parisi e scritto da Arianna Marelli, in collaborazione con il Museo Nacional del Prado, il Museo e Real Bosco di Capodimonte e con il Patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia – è un viaggio tra Italia e Spagna.

Un on the road che, mentre svela straordinari capolavori del Rinascimento, si immerge anche nel tessuto delle città contemporanee: Napoli, Madrid, Barcellona, Granada, ma anche i paesaggi dell’Aragona e il lascito artistico di Milano, Firenze e Roma.

Il documentario racconta gli artisti spagnoli protagonisti della mostra attraverso i dipinti e le sculture esposti, analizzati dai direttori e curatori; porta lo spettatore nel backstage (dalla movimentazione delle opere, all’allestimento, al restauro); e poi esce dalle sale, per cercare nelle chiese e nei palazzi, italiani e spagnoli, altre testimonianze del loro talento.

È anche l’occasione per interrogarsi, attraverso la voce di artisti e personalità della cultura contemporanea, sulle identità dei nostri due paesi: la lingua, col dialetto napoletano così vicino allo spagnolo; il senso del sacro; la concezione della morte; il modo con cui si gestiscono i monumenti del passato. Per scoprire che l’arte costruisce ponti tra le culture e che lo scambio e il viaggio, ieri come oggi, possono ampliare non solo orizzonti ma visioni.

Con la partecipazione di: Manuel Arias

Bruno Arpaia

Ayanta Barilli

Sylvain Bellenger

Gonzalo Borondo

Cesare de Seta

Daria de Seta

Miguel Falomir

Aitor Lara

Riccardo Naldi

Lluís Pasqual

Patrizia Piscitello

Benedetta Tagliabue

Vicente Todolí

Andrés Úbeda de los Cobos

Patricia Urquiola

Andrea Zezza

 

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

inaugurazione mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale"_13_3_2023_foto_Amedeo Benestante

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