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Luglio Musicale a Capodimonte – Edizione 2023

Ritorna il Luglio Musicale al Real Bosco di Capodimonte (nel Cortile centrale), dopo gli anni di stop forzato dovuto alla pandemia. Quattro concerti gratuiti, finanziati con fondi POC della Regione Campania. Si parte domenica 16 luglio 2023, ore 19.30 per poi proseguire nel weekend successivo (sabato 22 e domenica 23 luglio 2023, ore 19.30) e terminare domenica 30 luglio 2023, ore 19.30.

Il titolo scelto per l’edizione 2023, curata dall’Associazione Alessandro Scarlatti con un programma elaborato dal direttore artistico Tommaso Rossi, è Naples-Paris: sulle corde della musica, che rimanda non soltanto al filo diretto tra le due grandi capitali, ma anche ai contenuti specifici della rassegna. In latino la parola cor-cordis significa cuore, animo, sentimento: concetti che la musica racchiude in quanto linguaggio universale capace di esprimere emozioni. “Accordo”, “accordare” sono tutte declinazioni dello stesso pensiero, presente persino nella parola “corda”, che designa un’intera categoria di strumenti musicali, ma anche le “corde” vocali, forse lo strumento musicale per eccellenza.

Sarà proprio la voce di Maria Grazia Schiavo, soprano di fama mondiale, a inaugurare, con il pianista Maurizio Iaccarino, la rassegna, presentando un programma che è un vero e proprio viaggio sentimentale – “di cuore” – tra Napoli e Parigi. La rassegna musicale, infatti, strizza l’occhio alla mostra Napoli a Parigi: il Louvre invita il Museo di Capodimonte, esposizione da poco inaugurata dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e da quello francese Emmanuel Macron, che hanno concesso l’Alto Patronato, e indaga la storia musicale di Napoli e della Francia e le sue possibili relazioni con la cultura musicale italiana e napoletana, in particolare.

Nel secondo concerto c’è il racconto della Napoli settecentesca che viene fuori dalle lettere di Mozart, filtrate dal sensibile testo di Stefano Valanzuolo, in cui si ritrova il fascino – e le contraddizioni – di quella capitale che fu, nel Settecento, la città forse più intrisa di musica: “la città dei trecento Maestri”.

La corda, tra Napoli e la Francia, ci porta, nel terzo concerto, nella Parigi raffinatissima del primo Novecento, vibrante della musica splendida e – per certi versi rivoluzionaria – di Satie, Debussy e Poulenc, proposta da Ciro Longobardi, pianista di scuola napoletana, ma grandissimo esperto del repertorio francese. L’ultimo appuntamento, con le “corde” del Quartetto di Cremona – ensemble protagonista della scena internazionale – propone l’ardito confronto tra due compositori che incarnano, forse più di tutti, le grandi tradizioni musicali italiana e francese: da un lato Giuseppe Verdi (di cui verrà eseguito il quartetto d’archi, composto – guarda caso – a Napoli) e dall’altro Maurice Ravel.

 

 

 

 Di seguito i concerti nel dettaglio:

 

Domenica 16 luglio, ore 19.30

 Passeggiate amorose

da Napoli a Parigi tra il XVIII e il XIX secolo

Maria Grazia Schiavo, soprano

Maurizio Iaccarino, pianoforte

Sabato 22 luglio ore 19.30

La città dei Trecento Maestri

Napoli vista da Mozart

Stefano Valanzuolo, voce narrante e testo

Samuele Telari, fisarmonica

Solis String Quartet

Vincenzo Di Donna, violino – Luigi De Maio, violino – Gerardo Morrone, viola – Antonio Di Francia, violoncello

Domenica 23 luglio, ore 19.30

da Sports et divertissements (1914)

Ciro Longobardi, pianoforte

Domenica 30 luglio, ore 19.30

Quartetto di Cremona

Cristiano Gualco, violino

Paolo Andreoli, violino

Simone Gramaglia, viola

Giovanni Scaglione, violoncello

 

TUTTI I CONCERTI SONO AD INGRESSO LIBERO E FINO AD ESAURIMENTO POSTI 


 

I PROTAGONISTI

 

 

Maria Grazia Schiavo

Le interpretazioni di Maria Grazia Schiavo la affermano come uno dei più interessanti soprani della sua generazione nel repertorio barocco, tradizionale e nel Bel Canto: Violetta ne La Traviata diretta da Nello Santi; il ruolo-titolo in Lucia di Lammermoor diretta da Roberto Abbado, Adina in Elisir d’amore diretta da Bruno Campanella, Pamina ne Die Zauberflöte, diretta da Michele Mariotti, Donna Anna nel Don Giovanni diretta da Christofer Hogwood, La Contessa di Folleville nel Viaggio a Reims, Konstanze nel Die Entführung aus dem Serail, Gilda nel Rigoletto diretta da Stefano Ranzani.

Partecipa al concerto inaugurale diretto da Riccardo Muti per la riapertura, dopo il restauro, del Teatro di San Carlo a Napoli cantando il “Veni Creator Spiritus” di Jommelli; va in tournée col Demofoonte di Jommelli diretto da Riccardo Muti, regia Cesare Lievi, a Salisburgo (Festival di Pentecoste), Parigi e Ravenna.Scelta dal maestro Riccardo Muti per il Festival di Pentecoste 2010 di Salisburgo canta nel ruolo di Amital ne La Betulia Liberata, oratorio giovanile di Wolfgang Amadeus Mozart. La popolare trasmissione radiofonica La Barcaccia le ha dedicato un’intera puntata in occasione del suo debutto – con ottimo riscontro di critica – all’Opera di Roma nel ruolo protagonista di Konstanze de Il ratto dal serraglio. Ha cantato La Traviata all’Opéra di Roma, il Don Giovanni all’Opéra Royale de Liège, Les Contes d’Hoffmann al Teatro di San Carlo, Die Entführung aus dem Serail al Grand Theatre de Genève, Rigoletto al Palau des Arts di Valencia sotto la direzione di Roberto Abbado. Partecipa alla Los Angeles Opera ad un gala in onore di Placido Domingo.

Ha cantato nello Stabat Mater di Rossini nella Città del Vaticano di fronte al Presidente della Repubblica Napolitano ed a Papa Benedetto XVI, la Traviata al Teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Stefano Ranzani, la Lucia di Lammermoor al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Roberto Abbado, La Gazzetta nel ruolo di Lisetta al Rossini Opera Festival, La Semiramide nel ruolo titolo al Grand Theatre de Lausanne. Approda al Teatro alla Scala nel Tamerlano di Händel interpretando il ruolo di Asteria al fianco di Placido Domingo, spettacolo con la direzione di Diego Fasolis e la regia di David Livermore che vince il Premio Abbiati Ha cantato al Teatro del Maggio Fiorentino nella Missa in Tempore Belli sotto la direzione di Zubin Metha.

Tra gli impegni recenti e futuri citiamo L’Elisir d’amore nei teatri di Angers, Nantes e Rennes, un concerto con i Cameristi del Teatro alla Scala di Milano con musiche di Pergolesi, Vinci, il Don Giovanni al Teatro Massimo di Palermo sotto la direzione di Riccardo Muti, il Don Pasquale al Teatro Regio di Torino, la Lucia di Lammermoor al Teatro Bellini di Catania sotto la direzione di Stefano Ranzani.


Maurizio Iaccarino

Maurizio Iaccarino si è brillantemente diplomato presso il Conservatorio G. Da Venosa di Potenza sotto la guida di Massimiliano Albanese. Ha studiato Composizione presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, dove ha anche iniziato ad approfondire lo studio del repertorio operistico e vocale con Alfonso Amato e prestato la propria collaborazione nella classe di Musica da Camera di Antonio Florio. Contemporaneamente si è dedicato allo studio del canto, ha cominciato lo studio del clavicembalo con Enrico Baiano e successivamente perfezionato la propria formazione musicale conseguendo al Conservatorio San Pietro a Majella, col massimo dei voti e lode, il diploma accademico di secondo livello in Accompagnamento al pianoforte, seguito da Antonio Maione.

È stato premiato in numerosi concorsi dedicati alla musica da camera e, nel 2010 (risultando peraltro tra i più giovani vincitori), al Concorso Internazionale per cantanti e pianisti collaboratori “Rolando Nicolosi” di Roma. Vanta prestigiose collaborazioni con il Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino, Teatro Verdi di Salerno (del quale è maestro di sala dal 2013), Ravello Festival, Festival de Royaumont (Val-d’Oise, Francia), Cappella della Pietà de’ Turchini, MAKSI Musikaakademie Siegerland Südwestfalen. Importante è anche la partecipazione, grazie al noto musicologo Sergio Ragni, a due importanti progetti, ossia “Volatine e roulades – i virtuosismi delle primedonne” (2002) e “L’ape quinta – un’ipotesi dapontiana” (2006), col mezzosoprano Francesca Russo Ermolli.  Proficuo è inoltre il sodalizio col regista Riccardo Canessa che lo sceglie per la sua Bohème in casa Niemeyer (Ravello Festival 2014) e insieme al quale darà vita a una serie di fortunate conversazioni-concerto sull’opera lirica, The Opera talk-show (andato in scena presso il Teatro Diana e il Teatro San Carlo di Napoli e il Teatro Verdi di Salerno). Ha collaborato e collabora con cantanti di fama internazionale come Nunzio Todisco, Giovanna Casolla, Piero Giuliacci, Barbara Frittoli, Annamaria Chiuri, Elisabetta Fiorillo, Walter Fraccaro, Jessica Pratt e, naturalmente, Maria Grazia Schiavo.

È stato collaboratore al pianoforte nonché spartitista presso il Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli e il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno. Attualmente è docente di Accompagnamento pianistico e Pratica del repertorio vocale presso il Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino.

Ha pubblicato per la Franco di Mauro Editore dei saggi su Orfeo, Otello, Don Giovanni, Reynaldo Hahn, nonché una serie di riflessioni sull’accompagnamento pianistico (Diario di bordo di un pianista accompagnatore).


 

Stefano Valanzuolo

Stefano Valanzuolo dal 1989 è critico musicale del quotidiano Il Mattino. Da anni è presente su Radio3 come conduttore e autore dei programmi Radio3 Suite e WikiMusic. Collabora con il mensile Sistema Musica e con “I quaderni dell’Associazione Scarlatti” (Libreria Musicale Italiana – LIM). Dal 2020 è direttore responsabile della rivista di spettacolo Live – Performing & Arts. È Direttore artistico dell’Associazione “Maggio della Musica” di Napoli. Dal 2005 dirige il festival “MozArt Box” al palazzo reale di Portici. Dal 2008 al 2015 è stato Direttore generale e artistico del Ravello Festival.

Nel 2016 è stato Direttore artistico dell’Arena Flegrea, Napoli. I suoi numerosi testi teatrali – interpretati, diretti e musicati da Claudia Gerini, Rocco Papaleo, Michele Riondino, Vincenzo Pirrotta, Davide Livermore, Alessandro Haber, Iaia Forte, Giovanni Esposito, Cristina Donadio, Paolo Cresta, Sarah Jane Morris, Roberto Molinelli, Orchestra Haydn, Solis String Quartet, Quartetto Savinio – sono stati proposti in contesti prestigiosi: Biennale Teatro di Venezia, Ravenna Festival, Campania Teatro Festival Italia, Festival Pergolesi Spontini, Teatro Coccia di Novara, Emilia Romagna Festival, Teatro Pavarotti di Modena. È autore del libretto dell’opera Il labbro della Lady e del melologo Il convitato delle ultime feste, con musiche di Carlo Galante. Ha firmato soggetto e drammaturgia di Alienati, prima opera smart working italiana, dell’opera zapping Tutto in una notte e dell’opera Un bullo in maschera (musica di Federico Gon), tutte prodotte dal Teatro Coccia di Novara. Sue anche ideazione e sceneggiatura della fiction 3 voci di dentro, prodotta dal Teatro Pergolesi – Jesi, disponibile su RaiPlay Già titolare dei corsi di Organizzazione dello Spettacolo e Tecniche di Comunicazione al Conservatorio di Benevento, è docente nell’ambito del Master in Management e Comunicazione delle Imprese Culturali del Conservatorio di Napoli.


 

Samuele Telari  

Nato nel 1992 a Spoleto, Samuele Telari si è laureato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Tra gli appuntamenti del 2022 il debutto con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretto da Kent Nagano, partecipazioni da solista al Cheltenham Festival, Wendover Festival, festival MITO, una tournée in Colombia promossa dal Banco de la Republica, una serie di concerti con Opificio Sonoro per gli Amici della Musica di Perugia. Ha tenuto concerti presso la Wigmore Hall, St.David’s Hall, Verbier Festival,  Snape Maltings, Festspiele Mecklenburg-Vorpommern, Kammermusiksaal – Berliner Philarmonie, Royal Birmingham Conservatoire, Divertimento Ensemble, Schlern Music Festival, IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti, Suoni Riflessi, “Fortissimissimo” Festival – Amici della Musica di Firenze. BBC Radio 3, Accademia Filarmonica Romana, St. Petersbourg State Academic Cappella, Hauspoz, Amici della Musica di Padova, Società dei Concerti – Milano, AJAM, Festival Pergolesi-Spontini, Macerata Opera Festival, Festival Nuova Consonanza, Romaeuropa Festival, Elba Isola musicale d’Europa, Oratorio del Gonfalone, Mantova Musica. Ha collaborato con ensemble e orchestre come il Quartetto Fonè, Simply Quartet, Esmé Quartet, I Virtuosi Italiani, State Hermitage Orchestra tra gli altri. Nel 2019 è stato selezionato da YCAT (Young Classical Artists Trust). Nel 2017 è uscito il suo primo CD da solista, LIMES (VDM Records), e nel 2021 Goldberg Variations per Delphian Records recensiti su Il Sole 24 Ore, la Repubblica, Suonare News, In Tune, Record Review, Gramophone Magazine, The Scotsman tra gli altri.  È vincitore dei più importanti concorsi internazionali, come Arrasate-Hiria International Accordion Competition 2018, Premio Città di Castelfidardo 2013, Premio Abbado 2016, Premio Valentino Bucchi 2017, Premio Luigi Nono 2017, e molti altri. Attualmente è docente di Fisarmonica presso il Conservatorio Nicola Sala di Benevento.


 

Solis String Quartet

Il Solis String Quartet è un progetto musicale dal respiro internazionale nato nel 1991 dall’incontro sul suolo partenopeo di 4 musicisti, compositori e arrangiatori: Vincenzo Di Donna (Violino), Gerardo Morrone (Viola), Luigi De Maio (Violino) Antonio Di Francia (Cello). La loro proposta artistica è contraddistinta dalla capacità di mescolare la tradizione classica con il jazz, world music, pop e musica contemporanea, una dote che, unita alla tecnica appresa negli anni del Conservatorio di Musica San Pietro a Maiella di Napoli, li ha portati a collaborare con nomi illustri della scena internazionale. Tra questi Dulce Pontes, Andrea Vollenweider, Pat Metheney, Noa, Teresa Salgueiro, Richard Galliano, Michiel Borstlap Jimmy Cliff, Hevia, Eliana Burki, Maria Joao, Gregor Meyle, Omar Sosa. Non mancano le collaborazioni con i protagonisti della musica italiana come Claudio Baglioni, Adriano Celentano, Edoardo Bennato, Elisa, Ligabue, Gianna Nannini, Negramaro, Eugenio Finardi, Daniele Silvestri, Rossana Casale, Michele Zarrillo, Peppe Servillo, Max Pezzali, Ornella Vanoni, Premiata Forneria Marconi, Stadio, Avion Travel, 99Posse, solo per citarne alcuni. Ospiti nel 1996 al Pavarotti&Friends con Edoardo Bennato, i Solis vantano due partecipazioni in gara al Festival di Sanremo. La prima in coppia con Elisa, nel 2001, poi con Noa e Carlo Fava nel 2006. Da ospiti hanno calcato il palco del Festival della Canzone Italiana nel 2010 con Marco Mengoni con un arrangiamento per solo quartetto del brano “Credimi ancora” e nel 2012 al fianco di Eugenio Finardi. Sodalizi d’eccellenza sono quelli con la rockstar italiana Gianna Nannini nei tour del 2004 e 2007 rispettivamente Perle European Tour e Grazie European Tour, con la cantante Israeliana Noa nei tour del 2003 del 2006 e del 2011/12 con Neapolis World Tour e quello con la band Salentina dei Negramaro, con i quali il Solis String Quartet collabora alla realizzazione dell’album La finestra (2007) e del DVD San Siro Live (2008) partecipando come ospite al concerto evento tenuto dai Negramaro allo Stadio San Siro davanti a più di 50.000 persone nel Maggio del 2008.


 


Ciro Longobardi

Finalista e miglior pianista presso il Concorso Gaudeamus di Rotterdam nel 1994, Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito dei Ferienkurse di Darmstadt nello stesso anno, ha suonato come solista e camerista per le maggiori istituzioni concertistiche, tra cui Milano Musica, Ravenna Festival, Rai Nuova Musica Torino, Ente Teatro San Carlo e Associazione Scarlatti Napoli, Ente Teatro Massimo di Palermo, Biennale di Venezia, Accademia Chigiana di Siena, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, Unerhörte Musik Berlino, INA GRM Parigi, Guggenheim Museum New York, Festival di Salisburgo. Ha registrato per Stradivarius, Limenmusic, Mode Records, RAI Trade, Die Schachtel, Kairos, Piano Classics, EMA Vinci, Itinera, RMN Records. Tra i premi ricevuti, un Coup de Cœur de Radio France (settembre 2011), un Premio Speciale della Critica (Musica e Dischi) e un Premio Nazionale del Disco (Amadeus 2012-2013) per l’integrale delle opere pianistiche di Ivan Fedele (Limenmusic); un CD del mese e una candidatura al Premio Nazionale del Disco (Amadeus 2012-13) per Electronic Music for Piano (Stradivarius) di John Cage realizzata in duo con Agostino Di Scipio. La sua registrazione dei Notturni completi di Salvatore Sciarrino, con Gaspard de la Nuit di Ravel (Stradivarius) è stata menzionata dalla prestigiosa rivista inglese Gramophone tra i tre dischi di riferimento per l’opera del grande compositore siciliano. La sua registrazione integrale del Catalogue d’Oiseaux di Olivier Messiaen (Piano Classics) ha vinto il Premio Abbiati del Disco – il più importante riconoscimento critico italiano – come migliore pubblicazione di repertorio solistico 2018-19 e ha ottenuto recensioni entusiastiche, tra cui una valutazione da 5 stelle dall’importante rivista francese Diapason.  Nel triennio 2020-22 ha presentato l’integrale della musica per pianoforte solo di Olivier Messiaen in 5 concerti per il Festival Aperto di Reggio Emilia. Il progetto Messiaen, prosegue anche in versione discografica: nel corso del 2023 è prevista la produzione del terzo cofanetto, sempre per Piano Classics, dopo il primo nel 2019 e il secondo nel 2021, per un totale di sette CD.  A fine 2021 ha preso parte alla seconda integrale Bach/Concerti Brandeburghesi – Hindemith/Kammermusiken (dopo quella di Abbado negli anni ’60) come solista nella Kammermusik N.2 per pianoforte e orchestra, realizzata dall’Orchestra di Padova e del Veneto presso l’Auditorium Pollini di Padova e il Teatro Verdi di Pordenone, sotto la direzione di Marco Angius. È direttore artistico del collettivo partenopeo Dissonanzen, che da trent’anni è impegnato nella diffusione dei linguaggi musicali moderni e contemporanei, sia in ambito concertistico sia in relazione con altre arti performative. Ciro Longobardi si è diplomato con il massimo dei voti e la lode con Carlo A. Lapegna, perfezionandosi in seguito con Alexander Lonquich e Bernhard Wambach.


 

Quartetto di Cremona

Fin dalla propria fondazione nel 2000, il Quartetto di Cremona si è affermato come una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale ed è regolarmente invitato ad esibirsi nei principali festival e rassegne musicali in Europa, Nord e Sud America, e in Estremo Oriente, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica.

Tra gli impegni più rilevanti delle passate e prossime stagioni, concerti alla Wigmore Hall (Londra), al Concertgebouw (Amsterdam), alla Elbphilharmonie (Amburgo), alla Konzerthaus Berlin, alla Brucknerhaus (Linz), alla Salle de la Madeleine (Ginevra), a Stoccolma, Schwarzenberg, Kuhmo, Mumbai, Taipei, e per la Fundación Juan March in Madrid e la Chamber Music Society del Lincoln Center di New York. Tour in Nord America sono previsti almeno due volte l’anno: nella prossima stagione, il Cremona debutterà alla Carnegie Hall di New York (ottobre 2023) e sarà di nuovo ospite della CMS al Lincoln Center (marzo 2024).  Il Cremona collabora regolarmente con numerosi altri artisti quali  Eckart Runge, Till Fellner, Pablo Barragan, Kit Armstrong, Miguel da Silva, Emerson String Quartet e il Quartetto Pavel Haas. In campo discografico, di prossima uscita un nuovo CD con la propria versione de L’Arte della Fuga di Bach, eseguita con sette strumenti per non alterare la scrittura originaria della partitura. Tra le precedenti incisioni: Italian Postcards (2020, Avie Records); un doppio CD dedicato a Schubert (2019, Audite); l’integrale dei Quartetti di Beethoven (2018, Audite). Tutti i dischi sono stati accolti con grande interesse dalla critica internazionale, ottenendo anche importanti riconoscimenti discografici. Il Quartetto di Cremona è regolarmente invitato a tenere masterclass in Europa, America, Asia, e dall’a.a. 2011/2012 è titolare della cattedra del “Corso di Alto Perfezionamento per Quartetto d’Archi” presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Nel 2015 è stato insignito della cittadinanza onoraria della Città di Cremona e nel 2019 ha ricevuto il “Franco Buitoni Award” dal Borletti Buitoni Trust per il costante contributo alla promozione e alla diffusione della musica da camera in Italia e nel mondo.  È testimonial del progetto internazionale “Friends of Stradivari”, di Thomastik Infeld Strings e de Le Dimore del Quartetto.

Cristiano Gualco – violino Nicola Amati, Cremona 1640

Paolo Andreoli  – violino Paolo Antonio Testore, Milano ca. 1758 (Kulturfonds Peter Eckes)

Simone Gramaglia – viola Gioachino Torazzi, ca. 1680 (Kulturfonds Peter Eckes)

Giovanni Scaglione – violoncello Dom Nicola Amati, Bologna 1712 (Kulturfonds Peter Eckes)

Nei giorni 16, 22, 23, 29 e 30 luglio, dalle ore 19.30 fino alle ore 23.30 (ultimo ingresso ore 22.30) sarà possibile visitare il secondo piano del Museo con il percorso espositivo “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli” con opere di Luca Giordano, Mattia Preti, Jusepe de Ribera, Cosimo Fanzago e altri.

Il costo del biglietto delle aperture serali è di  3 euro (2 euro biglietto ridotto + 1 euro per gli alluvionati dell’Emilia Romagna, come da indicazioni ministeriali).

Per informazioni 081 7499130 o mu-cap.accoglienza.capodimonte@cultura.gov.it.


 

 

 

 

 

 

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