Dal Met per Unfinished Rosso Fiorentino rientra a Capodimonte
Rientra al Museo di Capodimonte dalla mostra Unfinished: Thoughts Left Visible (New York, The Metropolitan Museum of Art, 18/03-4/09/2016) il Ritratto di giovane gentiluomo (1524-26 ca.) di Giovanni Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino (Firenze, 8 marzo 1495 – Fontainebleau, 14 novembre 1540).
Il ritratto di Rosso Fiorentino, uno dei capolavori della Collezione Farnese, è un’opera singolare e straordinariamente enigmatica, composta di parti definite e realistiche, e altre parti misteriose e indecifrabili.
Un giovane siede con aria fiera e altera in una stanza irregolare, ricca di elementi decorativi, tra cui spicca il sontuoso tappeto di manifattura turca che copre il tavolo al di sotto del personaggio.
Il volto del ragazzo, la camicia orlata di pizzo e il tappeto sono estremamente definiti, mentre le parti restanti del dipinto sono lasciate dall’artista quasi ad una fase di prima stesura, con scarne pennellate che delineano le masse e una costruzione delle mani sommaria fino alla deformazione.
Durante la recente mostra Unfinished: Thoughts Left Visible di New York, è stato ipotizzato che il ritratto potrebbe essere stato eseguito durante un soggiorno estivo dell’artista, tra il 1524 e il 1525, presso la tenuta dei conti di Anguillara a Cerveteri, e lasciato incompiuto per la fuga di Rosso da Roma all’indomani del Sacco dei Lanzichenecchi del 6 maggio del 1527.
Il giovane uomo potrebbe essere identificato con Giampaolo dell’Anguillara, uno dei più famosi condottieri del suo tempo, che militò al servizio di papa Clemente VII, della Repubblica di Firenze e, infine, di Francesco I di Francia.
Il dipinto del Museo di Capodimonte è considerato uno dei vertici della ritrattistica cinquecentesca, indice delle sperimentazioni intellettuali e formali, spesso percorse da una vena di inquietudine, di Rosso Fiorentino, tra i principali rappresentanti del primo Manierismo toscano.
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