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L’Italia chiamò – Capodimonte oggi racconta… la Manifattura Storica della porcellana di Capodimonte e la Scuola Internazionale della Porcellana

Continua il nostro viaggio alla scoperta della porcellana di Capodimonte con il secondo intervento del weekend per la rubrica L’Italia chiamò – Capodimonte oggi racconta… dedicato alla manifestazione nazionale Buongiorno ceramica 2020, un’edizione digitale, per l’emergenza sanitaria in corso. 

Valter Luca De Bartolomeis, dirigente scolastico dell’istituto Caselli, ci parla della Manifattura Storica della porcellana di Capodimonte e della Scuola Internazionale della Porcellana nel Real Bosco di Capodimonte.

 

La Scuola Internazionale della Porcellana

 

All’interno del Bosco di Capodimonte ha sede ancora oggi la Real Fabbrica di Porcellane, fondata da Carlo di Borbone nel 1743, e, nella Casina della Regina, l’Istituto Superiore ad Indirizzo Raro “Caselli-De Sanctis”, istituito nel 1961.

 

Istituto Superiore ad Indirizzo raro Caselli-De Sanctis e Real Fabbrica di Capodimonte – Foto di Luciano Romano

 

Questo Istituto ha lo scopo di continuare l’antica tradizione artigianale e di ideare e sperimentare innovazioni nel settore della porcellana.

La scelta di unire la scuola e la fabbrica negli stessi antichi edifici, all’interno del Bosco, rappresenta simbolicamente l’intenzione di tracciare una linea di continuità con il passato.

Questa realtà è un patrimonio culturale da valorizzare e rilanciare.

 

Catalogo annuale delle produzioni della Real Fabbrica di Capodimonte

 

La scuola, istituita con Decreto del Presidente della Repubblica del 03/09/1961, sita nella Casina della Regina, e la Real Fabbrica rappresentano un raro esempio del perdurare della destinazione d’uso di un edificio attraverso i secoli.

 

Non solo il complesso è nato come unico centro in Italia istituzionalmente preposto alla preparazione di personale qualificato e di tecnici specializzati nel settore della ceramica e delle porcellana, ma ha anche una missione specifica: promuovere, studiare e tutelare la tradizione della porcellana.

 

Cesto in porcellana e oro zecchino dipinto a mano – collezione i Fiori della Real Fabbrica di Capodimonte

 

Vaso in porcellana e oro zecchino dipinta a mano con applicazioni plastiche di fiori in porcellana – collezione i Fiori della Real Fabbrica di Capodimonte

 

Vaso in porcellana e oro zecchino dipinto a mano – collezione il Presepe liberato della Real fabbrica di Capodimonte

 

Tale ruolo ha consentito all’Istituto di essere componente del Comitato di Controllo del “Disciplinare tecnico di produzione della ceramica artistica tradizionale di Capodimonte”.

Il Ministero (MIUR) nel 2017 riconosce, all’Istituto il titolo di “Indirizzo Raro”.

 

Istituto Superiore ad indirizzo raro Caselli-De Sanctis e Real Fabbrica di Capodimonte

 

Tra le tante fabbriche che hanno continuato la tradizione della porcellana di Capodimonte, solo l’Istituto detiene il marchio di fabbrica ed è quindi l’unica realtà produttiva che può utilizzarne il giglio borbonico.

La Real Fabbrica continua a produrre mentre la scuola prosegue nell’antica tradizione fatta di abilità, esperienza, segreti, con l’innovazione tecnica della realtà contemporanea.

 

L’attività pratica, viene sostenuta da una solida preparazione culturale, così da rafforzare, nelle nuove generazioni di artieri, la convinzione che solo una profonda conoscenza del passato ed una tecnica strutturata consentono di esplorare in modo colto la modernità per cimentarsi in progetti innovativi, frutto delle competenze acquisite e della propria creatività.

Stimolare l’interesse e la passione per la ricerca intesa come pratica sostenuta dallo studio, dal confronto e dallo scambio di conoscenze è lo scopo ultimo dell’azione didattica che viene costantemente potenziata dal rapporto con l’Università.

Sono infatti attivi tre centri di ricerca, con le Facoltà di design del territorio e con l’Università di Chimica e ingegneria dei materiali della Federico II.

 

La costruzione di un partenariato stabile con l’Università e con le istituzioni del territorio (Museo e Real Bosco di Capodimonte, enti locali, fondazioni e aziende) sta generando un patrimonio, una ricchezza che diventa scambio di competenze, saperi, esperienze di vita.

L’attività pratica, gli stages e la collaborazione con esperti esterni costituiscono la centralità dell’azione didattica della Scuola.

Sono presenti laboratori di grafica e comunicazione visiva, un centro studi di marketing e strategie per il turismo, laboratori di modellazione 3D, stampanti CAD-CAM.

 

Senza alcuna pretesa di sostituire gli impianti tradizionali, vengono implementati i processi arricchendo l’offerta formativa con esperienze a diretto contatto con la natura.

 

Il Real Bosco è esso stesso una grande opera d’arte, che ci offre grandi spazi all’aperto.

 

L’Istituto sta investendo molto nell’interazione tra diversi modelli messi a sistema, passando dallo studio della natura del bosco alla coltivazione delle essenze per studiarle e trasformarle in prodotti.

 

Un opera della Real Fabbrica di Capodimonte su design di Valter Luca De Bartolomeis

 

L’impianto didattico è imperniato sulle attività di laboratorio dedicate alla ceramica, tradizionale e innovativa, con ampliamenti dell’offerta formativa nel settore moda, design del gioiello in porcellana, nel settore detto food design, grafica e decorazione, nelle nuove tecnologie.

 

A questi si aggiungono gli aspetti teorici della pratica professionale, sviluppati nello studio della tecnologia, del disegno, della tecnologia dei materiali.

È operativo, da tempo, un centro di ricerca per la scansione virtuale di modelli e decori storici della Scuola e della Fabbrica.

 

Alle attività formative caratteristiche della Scuola, va aggiunta la partecipazione e organizzazione di eventi e manifestazioni in Italia e all’estero e a premi internazionali.

 

Tra questi il progetto Into the Wood con Video sound art festival che ha messo a confronto il mondo della porcellana con la ricerca artistica di Ali Kazma.

 

Il restauro che ha riguardato tutte le parti della struttura dell’Istituto Caselli, ha ripristinato pienamente la filiera produttiva della Real Fabbrica di Capodimonte che oggi torna ad esistere.

 

Il nuovo assetto ha consentito l’organizzazione di laboratori meglio attrezzati per la manualità, per la prototipazione rapida e per la ricerca, con la collaborazione di illustri maestri e designers come Liu Jianhua, Walead Beshty, Patricia Urquiola in collaborazione con Edit Napoli, Yee Sookyung e Santiago Calatrava e in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte.

 

Mostra Monumenti dell’artista Liu Jianhua in collaborazione con Fondazione Made in Cloister e Real Fabbrica di Capodimonte

 

Creazione dell’artista Yeesookyung in collaborazione con la Real Fabbrica di Capodimonte

 

Collaborano con noi Edit, Eleit, Raro design, Keeplife. L’elenco delle collaborazioni è lungo.

 

La ripartenza della Real Fabbrica ha consentito di realizzare un nuovo Catalogo dei prodotti, da quelli storici a quelli contemporanei, con l’apertura di uno shop all’interno della stessa Real Fabbrica e uno nel Museo di Capodimonte, oltre a vari punti vendita nel mondo.

 

Il progetto del MuDi-Museo didattico della ceramica e della porcellana

Nelle meravigliose sale dei forni del ‘700 è in progetto la realizzazione del MUDI – Museo Didattico della porcellana di Capodimonte –  nel quale saranno in esposizione e in vendita i manufatti storici della scuola e quelli musealizzati con l’archivio degli stampi della Real Fabbrica di Capodimonte, i forni e i macchinari dell’antica produzione.

 

Mudi – Museo didattico della porcellana – Mostra presepe liberato della Real Fabbrica in collaborazione con il Museo e Real bosco di Capodimonte

 

Il Museo Didattico raccoglierà la storia e le sperimentazioni più significative prodotte nell’ambito delle attività formative del Caselli.

Non un museo solo per utilità interna, ma integrato nel Sistema Museale della ceramica napoletana che esporrà al pubblico prodotti, strumenti, modelli, forme, attrezzi di lavoro e pannelli didattici.

All’interno del Complesso sarà presente un archivio di modelli musealizzati della produzione borbonica e numerosi manufatti della produzione del Caselli dal ‘900 ad oggi.

 

Il Mudi conserverà anche le produzioni di design sviluppate attraverso il modello di ricerca-azione “In porcellane”, con la collaborazione di designer affermati e di grandi artisti e un’inedita collezione delle ceramiche nel tempo delle grandi innovazioni (1950-1968) di Roberto Mango, fondatore della scuola di design napoletana.

 

Cesto della collezione delle ceramiche di Roberto Mango realizzato mediante trafila

 

 

Il testo di Valter Luca De Bartolomeis è inserito nell’iniziativa “L’Italia chiamò -Capodimonte oggi racconta”

 

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