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Ceramica, pittura, disegno: a ottobre 2023 partono i laboratori di arte e creatività al Museo e Real Bosco di Capodimonte

Ceramica, pittura, disegno: partono a ottobre 2023 nel Museo e Real Bosco di Capodimonte i laboratori di arte e creatività finanziati dal Dipartimento Politiche Giovanili in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte Ets, a cura degli artisti Diego Cibelli, Paolo La Motta e Caroline Peyron e destinati a giovani residenti nella città di Napoli tra i 14 e i 35 anni.

I laboratori, completamente gratuiti, declinano, attraverso le varie arti, il tema del rapporto tra uomo e natura, e saranno organizzati in incontri bi-mensili di 2 o 3 ore ciascuno, a seconda del tipo di laboratorio (36 ore per il laboratorio di ceramica e porcellana con Diego Cibelli, 24 ore per il laboratorio di pittura con Paolo La Motta e 24 ore per il laboratorio di disegno con Caroline Peyron) che si terranno negli spazi della Fagianeria nel Real Bosco di Capodimonte, opportunamente attrezzati.

 

 

Per inviare la propria domanda di partecipazione scrivere a capodimonte.laboratori@gmail.com, precisando:

  •  il/i laboratorio/i scelti
  • nome, cognome, data di nascita
  • recapito telefonico Per informazioni telefonare allo 081 7499147 dalle ore 10.00 alle ore 15.00I partecipanti potranno utilizzare i materiali messi a disposizione per lo svolgimento delle attività.  I laboratori di arte e creatività si inseriscono in un più ampio progetto del Dipartimento Politiche Giovanili per Capodimonte che prevede l’educazione all’ambiente e alla botanica nonché l’ampliamento dell’attuale “Percorso Vita”, ovvero il percorso con attrezzatture per praticare fitness all’aperto realizzato nel 2019 con fondi della Regione Campania, in occasione delle Universiadi 2019.  

Ecco i singoli corsi nel dettaglio: 

Laboratorio di Ceramica e Porcellana“Un Magnifico Accordo”A cura di Diego Cibelli

Calendario:Ottobre: 6, 13, 26, 27, dalle ore 15 alle 18Novembre: 3, 17, 18, 24, 25, 30 dalle ore 15 alle 18Dicembre: 1, 2, dalle ore 15 alle 18

Durata complessiva: 36 orerivolto a un massimo di 20 partecipanti

Scadenza iscrizioni entro lunedì 2 ottobre alle ore 15.00 

 

Ceramica e Porcellana sono tecniche sorelle; eppure, molto diverse sia per il processo di realizzazione che per la resa estetica. L’artista Diego Cibelli sperimenta la specificità di entrambe, trovando per ognuna di esse una particolare rilettura in chiave contemporanea. Il suo modus operandi prevede una stretta collaborazione con numerose maestranze, ma anche la condivisione dell’intero processo creativo e produttivo con giovani artisti e creativi. La conformazione del laboratorio sarà proiettata verso un linguaggio aggiornato e multiforme che potrà prevedere la realizzazione di vere e proprie installazioni artistiche. Il laboratorio si avvarrà del supporto logistico e delle competenze dei docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Giovanni Caselli”, sede dell’antica Real Fabbrica di Porcellana, che porta avanti la tradizione di questa tecnica artigianale legata alla produzione artistica di Capodimonte.

“Fino al XV secolo le professioni dell’arte venivano considerate poco più di un’operazione ‘operaia’ (arti meccaniche): al pittore e allo scultore non veniva riconosciuto un ruolo sociale e culturale. Il Rinascimento – riflette Cibelli – come sappiamo cambia le cose, ma stiamo parlando delle cosiddette arti “maggiori”. E tutto il resto? Quello stuolo di straordinari ceramisti, tessitori, stuccatori, falegnami, ‘ottonari’, che, nel corso dei secoli, ha contribuito in larga parte a costruire in Italia un giacimento di conoscenze e pratiche uniche nel suo genere? Il Rinascimento fiorentino, per esempio, quanto deve ai Della Robbia e alle loro maioliche colorate? E poi, in età barocca, quando ricordiamo solo il nome dell’architetto di una chiesa dovremmo renderci conto di quanta parte dell’apparato decorativo, che connota un’architettura barocca, dobbiamo a straordinarie maestranze iperspecializzate nelle varie tecniche. E il Settecento? Nessun secolo come il XVIII si immedesima di più nella pittura, nella scultura, nell’architettura, ma anche nelle sue arti “decorative”su tutte la porcellana. Anche quando subentra la Rivoluzione Industriale e il dibattito filosofico, sociale e politico si fa intenso, ci saranno quelli che sottolineeranno l’importanza del laboratorio artistico (come William Morris, Gallé, Thonet, ecc.)”.

Per Cibelli lo scenario di tutte queste esperienze è il “laboratorio”, parola-chiave, il luogo dove avvengono tutte le fasi della formazione/produzione/riflessione artistica vissute non separatamente ma mirabilmente integrate. “L’alunno/apprendista entra nel laboratorio superando immediatamente la dicotomia allievo/insegnante: egli ‘fa’ insieme al maestro e, attraverso quel fare, passano le esperienze. Nel laboratorio si maneggiano materiali altamente complessi e, per poterli ‘addomesticare’, tali materiali richiedono necessariamente un team di persone che lavorino tramite lo scambio, il dialogo e la condivisione. L’Italia è ricca di tali collaborazioni avvenute nel corso dei secoli, e queste hanno contribuito a dare una maggiore complessità alla cultura progettuale nel nostro paese. Ad accogliere queste esperienze è sempre stato lo scenario produttivo del laboratorio che, dal Gotico al Barocco, è stato produttore di un’estetica che fosse innanzitutto etica tra uomini. La cultura progettuale italiana si fonda su queste esperienze, non su una visione statale di industria e non su di una vera e propria rivoluzione industriale, come si è verificata in altri paesi come la Germania o l’Inghilterra”.

“Da queste esperienze parte il workshop ‘Un Magnifico Accordo’: dallo scenario virtuoso del laboratorio, dai magnifici archivi che la storia italiana ho potuto produrre e dal desiderio di poter ritrovare una dimensione più onesta del fare progetto”.

Durante i laboratori sarà proposto di ideare e realizzare alcuni landmark che interpretino la natura profonda del Real Bosco, i suoi elementi predominanti e le molteplici narrazioni che lo compongono. I primi incontri saranno dedicati a una fase di ricerca, nel corso della quale saranno parallelamente sviluppati degli impasti da grès che potranno essere adatti a due tipi di foggiatura (per il colaggio negli stampi e per le integrazioni plastiche decorative).Saranno messi a disposizione dei partecipanti calchi di diversa forma e stile, provenienti dai laboratori personali di Cibelli e dalla Real Fabbrica di Capodimonte. Obiettivo finale sarà la realizzazione di totem che, come in molte opere dell’artista, siano un’ibridazione fra arte e design, da esporre nel corso della mostra prevista a conclusione del percorso. Ogni silhouette sarà frutto di scambio e sperimentazione, due valori propri della dimensione laboratoriale e quanto mai indispensabili per poter comprendere la società attuale e trovare un proprio posto al suo interno.

 

BiografiaDiego Cibelli è nato nel 1987 a Napoli, città dove ha sede il suo studio, nel quartiere Scampia. Laureato a Berlino presso la Weissensee Kunstochschule e alla facoltà di Architettura di Aversa, durante gli anni di formazione presso il Dipartimento di Design si è concentrato sul medium installativo come strumento di indagine sui diversi aspetti dell’abitare. Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero: al Kunsterhaus bethanien Berlin (2013), alla Galleria Atelier 35 di Bucarest (2013), al MSU Museo d’Arte contemporanea di Zagabria (2016), al Izolyatsia Foundation (2019), all’Istituto di cultura italiano a Buenos Aires (2019), al Museo e Real Bosco di Capodimonte (con la mostra appartenente al ciclo Incontri Sensibili L’Arte del Danzare Assieme – 2021), alla Fondazione Made in Cloister (2021). Nel luglio 2022 ha esposto presso la Galleria Alfonso Artiaco di Napoli, con cui ha partecipato ad Art Basel.


Laboratorio di Pittura“Pitturaviva”A cura di Paolo La Motta

CalendarioOttobre: 4, 11, 18, 25, dalle ore 15 alle 18Novembre: 8, 15, 22, 29, dalle ore 15 alle 18

Durata complessiva: 24 orerivolto a un massimo di 20 partecipanti

Scadenza iscrizioni entro lunedì 2 ottobre 2023 alle ore 15.00 

 

 

A partire dall’esperienza dei laboratori tenuti nel suo studio al Rione Sanità, Paolo La Motta proporrà un percorso di approfondimento della tecnica pittorica. Fonte di ispirazione saranno il Bosco e i suoi numerosi frequentatori, tema che sarà declinato insieme ai partecipanti nel rispetto del proprio specifico linguaggio espressivo.

“Pitturaviva si propone di indagare, approfondire e ricostruire il processo creativo che si nasconde dietro l’esigenza di esprimersi ancora con gli strumenti della pittura. Muovendosi con disinvoltura tra astrazione e figurazione, sottolineando la valenza del mezzo come puro linguaggio” riflette l’artista.

Il laboratorio sarà incentrato su una rivisitazione delle tecniche pittoriche della tradizione (pittura a tempera, olio e acquerello), pur affrontando temi contemporanei, principalmente attraverso il genere del ritratto. Quest’ultimo necessita di un’indagine psicologica del soggetto rappresentato che nel caso del laboratorio a Capodimonte, riguarderà i frequentatori dello stesso laboratorio e del Bosco, microcosmo ed ecosistema complesso nel quale si riproducono le stesse dinamiche sociali che caratterizzano la città di Napoli.Le lezioni si svolgeranno sia all’aperto, finalizzando il contatto con la natura e con i visitatori all’analisi psicologica dei soggetti osservati e al loro rapporto con il Real Bosco, ma anche all’interno della Fagianeria, dove i partecipanti potranno utilizzare i materiali messi a disposizione per lo svolgimento di ogni incontro.

 

BiografiaPaolo La Motta nasce a Napoli nel 1972, consegue la maturità al Liceo Artistico di Napoli nel 1990, dove incontra Giuseppe Desiato, e nel 1994 conclude l’Accademia di Belle Arti diplomandosi in Scultura con Augusto Perez. Terminati gli studi, inizia a praticare l’attività di scultore alla quale affianca quella di pittore. A partire dal 1998 si susseguono le mostre. Identifica l’arte come strumento di conoscenza e comunanza con gli esseri umani e non scinde il suo essere artista dall’impegno sociale. Spiccano alcune personali alla Mediterranea (storica galleria d’arte del Novecento napoletano), Castel dell’Ovo, Museo Archeologico Nazionale, PAN (Palazzo delle Arti Napoli). Recenti sono le esposizioni al Museo e Real Bosco di Capodimonte nel 2018 e nel 2021, e alla Galerie Mercier di Parigi nel 2019.


Laboratorio di Disegno“Erbario per un Paradiso”A cura di Caroline Peyron

CalendarioOttobre: 5, 12, 19, 26, dalle ore 15 alle 18Novembre: 9, 16, 23, 30, dalle ore 15 alle 18

Durata complessiva: 24 orerivolto a un massimo di 20 partecipanti

Scadenza iscrizioni entro lunedì 2 ottobre alle ore 15.00 

 

Con questo laboratorio sarà fornita ai partecipanti la conoscenza degli elementi di base per sviluppare una maggiore consapevolezza della tecnica del disegno, al fine di entrare in contatto con gli elementi della creatività sperimentata in maniera spontanea fin dall’infanzia. Durante il laboratorio, oltre ai primi rudimenti, saranno proposte varie tecniche di disegno, dall’accademico a quello più libero, per consentire a ognuno dei partecipanti di sviluppare un linguaggio autonomo attorno al tema della natura e alla convivenza dell’uomo con essa.Gli incontri non hanno la pretesa di insegnare a disegnare, ma vogliono insegnare a guardare e comprendere, attraverso il disegno, il dipinto e la sua struttura, fatta dal ritmo delle linee, dai volumi, dalle luci. Provare a sentire cosa accade tra l’occhio e la mano, aiutare a non scivolare sulle opere e sulla natura, offrire uno strumento capace di coinvolgere in prima persona i visitatori del Museo e Real Bosco di Capodimonte.I partecipanti potranno utilizzare il materiale messo a disposizione per lo svolgimento delle attività. Le lezioni saranno svolte all’interno del Museo, dei laboratori realizzati ad hoc negli spazi della Fagianeria, ma anche all’aperto, en plein air, al fine di cogliere le suggestioni derivate dall’ambiente naturale circostante e favorendo il rapporto uomo-natura.

BiografiaCaroline Peyron è un’artista francese che vive e lavora a Napoli da oltre trent’anni. Ha una lunga esperienza di atelier di disegno e pittura, lavora con bambini, ragazzi e adulti, presso scuole pubbliche e private o istituzioni come il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Museo Archeologico di Napoli (MANN). Sue personali sono state ospitate dall’Istituto Francese di Napoli Grenoble, dalla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele e dal MANN. Per dieci anni è stata responsabile di un atelier di pittura nel progetto sociale “Chance”, rivolto a ragazzi a rischio di dispersione scolastica e coinvolgimento in attività illegali. Collabora stabilmente con l’Associazione Amici di Capodimonte con le attività laboratoriali di disegno.

 

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