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Große Zylinderform

Christiane Löhr

(Wiesbaden, 1965)

Große Zylinderform,

2020

gambi d’erba

40 x 58 x 58 cm

Acquisto 2022 del Museo e Real Bosco di Capodimonte con fondi della Dg-Musei

L’opera è stata esposta in occasione della mostra Christiane Löhr incontra Capodimonte (26 settembre 2020 – 11 aprile 2021) nell’ambito della tipologia di mostre focus “Incontri Sensibili” con cui gli artisti contemporanei si misurano con le collezioni storiche del museo. L’opera Große Zylinderform era posta in dialogo con il dipinto Ipomee e boules de neige (1680-1690 ca.) di Andrea Belvedere, innescando un sottile confronto tra due modi diversi di osservare e rappresentare la natura. Ne è emerso un discorso in divenire sulla fragilità degli esseri viventi, in particolare della flora che compone il nostro ecosistema. L’opera coglie una delle urgenze del nostro tempo, interpretata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte attraverso la “Missione Ambientale”, una delle quattro Missioni individuate nel proprio Masterplan.

L’opera è realizzata con gambi d’erba, utilizzati come componenti tridimensionali, accostati secondo il ritmo armonico e spontaneo osservabile in natura. Esemplificativa della ricerca di Lörh, l’opera si configura come un sistema compiuto entro il quale ogni particella è interconnessa alle altre per creare una trama di pieni e vuoti che restituiscono il senso della fragilità proprio del mondo vegetale. Gli esseri viventi a cui si ispira l’artista tedesca, trasposti in installazioni come Große Zylinderform (letteralmente: Grande forma cilindrica), serbano una memoria antica che si manifesta ciclicamente. Nonostante la persistenza e ricorsività dei fenomeni in natura, la loro esistenza può essere alterata o spezzata dall’intervento di cause esterne, che incidono sull’equilibrio del delicato sistema.

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