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Dieci opere fiamminghe da Capodimonte a Matera

Dieci capolavori fiamminghi lasceranno i depositi del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli per andare ad arricchire le sale espositive del Museo Nazionale di Matera.

Si tratta di opere di autori nordici che raffigurano i mestieri artigianali e le vedute olandesi.

La selezione delle opere si è concentrata sul profondo interesse che nel tempo la Basilicata ha mostrato nei confronti della cultura fiamminga e nordica.

Un interesse che si manifesta nelle committenze ad artisti fiamminghi e nelle scelte del collezionismo lucano, come documenta la raccolta di Camillo d’Errico di Palazzo Lanfranchi.

Percorsi diversi che insieme costituiscono quella che è stata definita “La grande stagione fiamminga in Basilicata”, su cui negli ultimi decenni sono state organizzate mostre e giornate di studio per comprendere al meglio il legame tra la Basilicata e la cultura fiamminga.

Un ideale filo rosso dunque lega la tradizione lucana alle opere di Capodimonte: dal paesaggio invernale del pittore di Amsterdam Willem Schellinks, eseguito attorno al 1650, alle scene di genere che illustrano i lavori artigianali del tedesco Johann Basilius Grundmann tra il 1758 e il 1760, alle ottocentesche vedute olandesi di Cornelis Springer, sino alla marina di Kees Terlouw che apre al Novecento.

 

Johann Basilius Grundmann (Weimar 1726 – Estevhara 1798)
Il ciarlatano, Firmato e datato Grundmann 1760, olio su tavola di castagno, 43 x 33,5 cm, Q 166

 

Johann Basilius Grundmann (Weimar 1726 – Estevhara 1798)
Mercato, Firmato e datato Grundmann 1760, olio su tavola di castagno, 43 x 33 cm, Q 683

 

Willem Schellinks (Amsterdam 1623 o 1627 – 1678)
Veduta dell’Ij ghiacciato, 1650 ca., olio su tela, 97×124 cm, Q 181

 

Kees Terlouw (Rotterdam, 1890 – Saint-Maure-des-Fosses 1948)
Canale olandese, olio su tela, 74×133 cm (con cornice), inv. OA 7760

 

Cornelis Springer (Amsterdam 1817 – Hilversum 1891)
Veduta d’Olanda, 1850, olio su tavola, 30 x 40 cm, inv. OA 7762

 

Cornelis Springer (Amsterdam 1817 – Hilversum 1891)
Veduta d’Olanda, 1858, olio su tavola, 31×41 cm, inv. OA 7763

 

In particolare, le opere che raggiungeranno Matera sono:

·       Johann Basilius Grundmann, Il ciarlatano, sec. XVIII – dipinto olio su tavola

·       Johann Basilius Grundmann, Il limatore di seghe, sec. XVIII – dipinto olio su tavola

·       Johann Basilius Grundmann, La bottega del ciabattino, sec. XVIII – dipinto olio su tavola

·       Johann Basilius Grundmann, Mercato, sec. XVII – dipinto olio su tavola

·       Johann Basilius Grundmann, La bottega del rigattiere, sec. XVIII – dipinto olio su tavola

·       Johann Basilius Grundmann, La filatrice, sec. XVIII – dipinto olio su tavola

·       Willem Schellinks, Veduta dell’Ij ghiacciato, sec. XVII – dipinto olio su tela

·       Kees Terlouw, Canale olandese, sec. XIX – dipinto olio su tela

·        Cornelis Springer, Veduta d’Olanda, sec. XIX – dipinto olio su tavola

·       Cornelis Springer, Veduta d’Olanda, sec. XIX – dipinto olio su tavola

 

Un gruppo di opere, tra cui i Grundmann erano state esposte nel 2018 nella mostra “Depositi di Capodimote. Storie ancora da scrivere”.

L’allestimento curato dal Museo Nazionale di Matera è consistito nel predisporre un progetto espositivo accostando le 10 opere di Capodimonte in continuità e in dialogo con 17 dipinti della Collezione d’Errico di Palazzo San Gervasio, presentando le opere partenopee su appositi pannelli che valorizzino la loro qualità e ne evidenzino il valore di nucleo omogeneo.

L’iniziativa rientra nel progetto “100 opere tornano a casa” lanciato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, per valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali e per promuovere i musei del territorio.

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