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Collezione Lia e Marcello Rumma

Donazione della collezionista

 73 opere di 31 dei maggiori artisti italiani dagli anni Sessanta, ad oggi, con un focus sull’Arte Povera donate allo Stato Italiano e destinate al Museo e Real Bosco di Capodimonte

https://capodimonte.cultura.gov.it/donazione-della-collezione-lia-e-marcello-rumma-a-capodimonte/

La donazione comprende oltre 70 opere, tra dipinti, sculture, fotografie e lavori su carta e documenta la pratica di una trentina di artisti italiani, la cui ricerca ha avuto un riscontro internazionale. Un focus è inoltre dedicato all’Arte Povera – definizione coniata nel 1967 dal critico Germano Celant – e di altri artisti riferiti alla medesima scena, la cui ricerca individuale si è sviluppata accanto ai movimenti radicali di quegli stessi anni. L’insieme copre un arco di tempo che va dal 1965 agli anni Duemila. Gli artisti selezionati dalla collezionista per il dono allo Stato italiano sono oggi rappresentati nei maggiori musei d’arte contemporanea del mondo, Moma di New York, Centre Pompidou di Parigi, Tate Modern di Londra. Non a caso, più volte sono arrivate proposte di acquisizione dall’estero, ma l’obiettivo di Lia Rumma è sempre stato quello di far sì che non venisse mai cancellata la memoria e la storia di quegli straordinari anni dell’Arte Italiana: la collezione doveva rimanere in Italia.

Tra gli artisti in collezione: Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Carlo Alfano, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Dadamaino, Gino De Dominicis, Giuseppe Desiato, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Giorgio Griffa, Paolo Icaro, Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Maria Lai, Carmine Limatola, Pietro Lista, Francesco Matarrese, Mario Merz, Marisa Merz, Aldo Mondino, Ugo Mulas, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Pino Pascali, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Gianni Ruffi, Ettore Spalletti, Giulio Turcato, Gilberto Zorio.

La raccolta sarà esposta nella Palazzina dei Principi del Museo e Real Bosco di Capodimonte, elegante edificio nel Real Bosco di Capodimonte, fondato dai Carmignano marchesi di Acquaviva prima del Palazzo reale, situato davanti alla facciata principale della Reggia. L’ideazione e il progetto scientifico della collezione Lia e Marcello Rumma è affidato a Gabriele Guercio. Il progetto di adeguamento funzionale, potenziamento impiantistico e allestimento dei nuovi spazi espositivi nella Palazzina dei Principi, destinata ad accogliere la Collezione Lia e Marcello Rumma, già in corso, è affidato all’architetto Ippolito Pestellini e allo studio 2050+.

Lia Rumma, collezionista e gallerista

Collezionista di arte contemporanea fin dagli anni Sessanta insieme al marito Marcello, è stata tra le sostenitrici del movimento Arte Povera, in particolare con la mostra tenuta ad Amalfi nel 1968 Arte Povera+Azioni Povere. Dopo la scomparsa del marito ha aperto la galleria omonima nel 1974 a Napoli e successivamente, nel 1999, una nuova sede a Milano. Negli anni ha presentato il lavoro di artisti radicali legati alla scena internazionale, da Anselm Kiefer a William Kentridge, da Vanessa Beecroft a Gino De Dominicis, da Marina Abramovich a Gian Maria Tosatti.

La Collezione “Lia e Marcello Rumma” si aggiunge alla sezione contemporanea (https://capodimonte.cultura.gov.it/collezione/arte-contemporanea/  (metti il link attivo)

del Museo e Real Bosco di Capodimonte nata nel 1979, in seguito all’acquisizione dell’opera Grande Cretto Nero di Alberto Burri. La collezione è composta da oltre 175 opere tra dipinti, fotografie, installazioni ambientali, sculture di Andy Warhol, Daniel Buren, Luciano Fabro, Joseph Kosuth, Mario Merz, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Mario Merz, Louise Bourgeois, Candida Höfer e Sigmar Polke. Tutte le opere sono la testimonianza delle mostre realizzate negli ultimi 40 anni e rende il Museo di Capodimonte l’unico in Italia a conservare ed esporre l’arte dal XIII secolo a oggi, con raccolte eccezionali tra le quali quella Farnese.

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