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Lungo weekend della Festa della Liberazione a Capodimonte

Lungo weekend della Festa della Liberazione (22-25 aprile 2022) al Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Un’occasione per visitare le collezioni: la Farnese, la De Ciccio, le sale dell’Appartamento Reale in un recente riallestimento, la sezione dell’Armeria Reale e  la collezione delle Arti a Napoli.

Due le mostre in corso Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli (fino al 7 gennaio 2023) e Cecily Brown. The Triumph of Death (fino al 1 maggio 2022) inserita nel ciclo di mostre focus L’Opera si racconta.

Le sale del museo saranno aperte secondo i consueti orari (8.30-19.30 primo piano con la mostra Cecily Brown, 10-17.30 secondo piano con la mostra Oltre Caravaggio), allietate, sabato e domenica, dalla musica al pianoforte del M° Rosario Ruggiero e sabato, domenica e lunedì dalle performance della Compagnia Arcoscenico (Rodolfo Fornario e Antonella Quaranta).

Il Real Bosco ed il parco saranno aperti nei consueti orari, mentre la Chiesa di San Gennaro sarà aperta venerdì, sabato e domenica salvo avverse condizioni meteo e chiusa lunedì 25 aprile 2022.

 

Il pubblico è invitato a condividere le emozioni della visita sugli account ufficiali del Museo e Real Bosco di Capodimonte:

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Twitter capodimonte_mus

Instragram museoboscocapodimonte

 

 

Laboratorio di disegno a cura di Caroline Peyron

sabato 23 aprile 2022 ore 11.00 – 13.00 (I turno) oppure 15.00 – 17.00 (II turno)

Riprendono gli appuntamenti al Museo e Real Bosco di Capodimonte con il laboratorio di disegno a cura di Caroline Peyron, artista francese che da molti anni lavora sul disegno come strumento per insegnare a guardare le opere nei musei.

Il laboratorio, alla sua XII edizione, è promosso e sostenuto da Amici di Capodimonte Ets e si rivolge ad un pubblico vasto ed eterogeneo, raccogliendo intorno alle opere d’arte adulti e ragazzi, persone che sanno disegnare e chi non si è mai cimentato con il disegno.

Tutte le informazioni nella pagina dedicata.

 

MOSTRA OLTRE CARAVAGGIO. UN NUOVO RACCONTO DELLA PITTURA A NAPOLI

10-17.30 SECONDO PIANO

La mostra “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli” (fino al 7 gennaio 2023), a cura di Stefano Causa, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Università degli studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” e Patrizia Piscitello, responsabile Ufficio mostre e prestiti del Museo e Real Bosco di Capodimonte si sviluppa nelle 24 sale del secondo piano del Museo e Real Bosco di Capodimonte, diretto da Sylvain Bellenger.

In esposizione 200 opere provenienti tutte dalle collezioni permanenti del museo, senza prestiti esterni.

Una mostra, realizzata in collaborazione con le associazioni Amici di Capodimonte Ets e American Friends of Capodimonte, che si propone di rilanciare il dibattito presentando un’altra lettura del ‘600 napoletano, diventato per amatori e storici il secolo di Caravaggio.

Scopri tutto sulla mostra nella pagina dedicata

 

MOSTRA Cecily Brown a Capodimonte. The Triumph of Death

8.30-19.30 PRIMO PIANO, SALA L’OPERA SI RACCONTA

Esposta fino al 1 maggio 2022 al Museo e Real Bosco di Capodimonte The Triumph of Death, 2019, la monumentale tela (535,94 cm x 535,94 cm) dell’artista Cecily Brown una delle opere più grandi da lei realizzate.

Uno straordinario dipinto eseguito, dopo un viaggio in Sicilia che l’artista ha fatto nella primavera del 2019 quando ha visitato il noto affresco “Il Trionfo della Morte” della metà del 1400 situato presso la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo.

La mostra di Cecily Brown è curata da Sergio Risaliti e realizzata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e dall’associazione Amici di Capodimonte ets in collaborazione con la galleria londinese Thomas Dane Gallery.

L’esposizione si inserisce nel ciclo “L’Opera si racconta”, mostre focus finalizzate a mettere in risalto singoli capolavori della collezione permanente, ma non solo, raccontati in una chiave nuova, spesso in dialogo con altre opere, per svelarne la complessità e il proprio contesto di origine.

Scopri tutto sulla mostra nella pagina dedicata

 

ATTIVITÀ MUSICAPODIMONTE

SABATO, DOMENICA e lunedì

 

Sabato e domenica nel Salone delle Feste al primo piano sarà possibile ascoltare la musica al pianoforte del M° Rosario Ruggiero, “Un amico speciale”, che esegue pagine del repertorio pianistico classico opportunamente introdotte, donando al pubblico la magica atmosfera della musica che risuona tra le opere d’arte.

Sabato, domenica e lunedì la Compagnia Arcoscenico (Rodolfo Fornario e Antonella Quaranta), intratterrà i visitatori con le sue performance teatrali raccontando al pubblico i segreti della Reggia e dei suoi più celebri abitanti.

Attività a cura dell’associazione MusiCapodimonte.

 

APERTURA DELLA CHIESA DI SAN GENNARO RIDECORATA DA SANTIAGO CALATRAVA

VENERDÌ, SABATO E DOMENICA DALLE ORE 10.00 ALLE 16.00 (Chiusa lunedì 25 aprile 2022)

Riaperta a luglio 2021, dopo 50 anni, grazie all’intervento artistico di Calatrava, la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco mostra tutta la versatilità e il genio dell’artista che, per la prima volta si misura con la porcellana, una tecnica diversa e molto più sofisticata rispetto alla ceramica, appresa nella cittadina spagnola di Manises, dove l’artista realizza le sue grandi opere in ceramica.

Nella Chiesa di San Gennaro Calatrava, servendosi delle eccellenti maestranze artistiche locali (la Real Fabbrica di Capodimonte per le porcellane, che ha sede proprio davanti alla Chiesa, le sete di San Leucio e le vetrate artistiche di Vietri sul Mare) dona alla Cappella una nuova spiritualità legata agli elementi della natura: i fiori e le foglie del Real Bosco di Capodimonte.

La Chiesa sarà aperta salvo condizioni meteo avverse.

 

Ingresso al Museo e alla Chiesa di San Gennaro con obbligo di mascherina chirurgica

 

 

Riaperta al primo piano del museo la sala con il grande cartone di Michelangelo, vera preziosità del nucleo Farnese del Gabinetto disegni e stampe di Capodimonte.

 

 

L’Appartamento Storico, la cui totale riapertura è prevista nel corso del 2022, è in riallestimento ma durante questa complessa fase di lavorazione, si è scelto di aprire nove sale, dal Salone della Culla al Salone delle Feste, con un allestimento tematico per presentare i sovrani di Napoli e il gusto di corte tra Settecento e Ottocento.

Sedie, poltrone e consoles di stili diversi, che ben testimoniano le mode del tempo, dialogano con dipinti dinastici, arazzi, orologi e porcellane. La grande eterogeneità degli arredi presenta stili, lavorazioni e materiali molto vari: decori “all’antica” con un forte riferimento alla grande impresa archeologica degli scavi di Ercolano e Pompei, marmi preziosi, alabastri e lacche ornate con motivi a chinoiserie di influenza rococò.

Aperta anche la Collezione De Ciccio, l’importante raccolta donata da Mario De Ciccio allo Stato italiano nel 1958 e costituita da 1.300 pezzi, soprattutto oggetti d’arte applicata di differenti epoche e tipologia, raccolti dal collezionista nell’arco di oltre 50 anni: galanterie (ventagli, tabacchiere, astucci e orologi), vetri, bronzetti, avori e smalti medioevali, paramenti sacri, tessuti e ricami, argenti di uso liturgico, ceroplastiche, una importante selezione di oggetti archeologici e, soprattutto, uno sceltissimo gruppo di maioliche e di porcellane.

 

 

 

Visitabile l’Armeria di Capodimonte, una delle più notevoli d’Europa. Costituita dalle armi che appartenevano alla famiglia Farnese tra la fine del XV e il XVII secolo, fu ricevuta in eredità da Carlo di Borbone, che vi aggiunse nel Settecento la sua raccolta di armi da fuoco, alcuni doni diplomatici ed altre armi prodotte dalla Real Fabbrica di Napoli.

 

 

 

Al secondo piano del museo la Galleria delle Arti a Napoli e il nuovo allestimento del Corridoio del Settecento che espone ritratti e sculture relativi ai Borbone, servizi di porcellana provenienti dalla Real Fabbrica di Napoli e dalla Manifattura Imperiale di Vienna, fucili da caccia della Manifattura Spagnola, arazzi provenienti dalla Real Fabbrica degli Arazzi di Napoli, oggetti etnografici provenienti dall’Oceania, raccolti dal capitano James Cook, esploratore e cartografo della marina mercantile britannica, che entrarono nelle collezioni borboniche grazie al dono fatto al re Ferdinando IV dal diplomatico e vulcanologo Lord Hamilton, ambasciatore a Napoli della corte britannica (1764-1800).

 

 

 

 

I tre gruppi presepiali del XVIII secolo che sono stati uniti a formare un’unica scena in una struttura ispirata alle ‘scarabattole’ settecentesche (vetrine in cui venivano conservati ed esposti i presepi) con una parte frontale dritta e due lati leggermente inclinati per aumentare la visibilità delle figurine.

 

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