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Rivive il forno della prima pizza Margherita della storia al Giardino Torre nel Real Bosco

Nel VI Anniversario del riconoscimento de “L’Arte Tradizionale del Pizzaiuolo Napoletano” nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Unesco, torna a rivivere lo storico forno del Giardino Torre nel Real Bosco di Capodimonte: il forno dove, si narra, sia stata cotta la prima pizza Margherita della storia nel 1889. Una giornata di festa che sancisce il completo recupero del sito che fu Real fruttiera e Giardino di Delizie dei Borbone, dopo quasi cinque anni di lavori e un attento restauro architettonico e botanico.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e l’Amministratore di Delizie Reali Nunzia Petrecca hanno accolto il Sindaco, prof. Gaetano Manfredi, e guidato gli ospiti alla scoperta dello straordinario patrimonio botanico e storico-architettonico del Giardino Torre e del Casamento, nucleo centrale della masseria che oggi accoglie al suo interno una Caffetteria-Bistrot e soprattutto una Pizzeria con un forno moderno che affianca quello storico.

 

Il Giardino Torre, posto straordinario situato all’interno del Real Bosco, rivive oggi con il suo forno storico, in occasione dell’anniversario che celebra l’arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano patrimonio immateriale dell’Unesco. In questo luogo è stata nominata per la prima volta la pizza margherita dal nome della Regina che viveva nella Reggia ed il giardino Torre era il frutteto e l’orto della corte. Qui al Giardino Torre è stato fatto da parte del gruppo di imprenditori Delizie Reali un grande lavoro di recupero, cura del patrimonio botanico e di riqualificazione degli edifici storici. Siamo dunque in un luogo Reale di grande bellezza e di enorme splendore e come sappiamo la Corte dei Borbone era una corte molto raffinata e questo luogo ha ritrovato questa raffinatezza. L’accessibilità a questo meraviglioso sito, che si apre finalmente alla città, sarà facilitata dall’apertura della Porta del Museo dei Ponti Rossi, chiusa dal dopoguerra, che consentirà l’accesso pedonale a tutti i visitatori, turisti ed utenti del Real Bosco — commenta Sylvain Bellenger, direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

 

 

Con il restauro dell’antico forno del Casamento Torre e l’avvio dei servizi ristorativi, completiamo il progetto di recupero e valorizzazione di questo straordinario sito che è tornato alla sua vocazione originaria, quella di Giardino Produttivo come lo erano tutte le Delizie reali dei Borbone. Oggi al Giardino Torre sono tornati in produzione gli agrumeti, gli orti, il Giardino dei Fiori, i meleti a spalliera. La produzione orto-frutticola viene utilizzata nelle preparazioni di cucina per il bistrot della Stufa dei Fiori e del Casamento Torre, una parte viene trasformata in conserve, marmellate e liquori che riportano in etichetta il brand Delizie Reali del Real Bosco di Capodimonte. Il forno è un piccolo gioiello che sarà protagonista di eventi speciali per raccontare la storia, la cultura della pizza e l’arte dei pizzaioli. Il Casamento torna a essere un luogo di Delizie, un mirabile giardino con serre, viali e fontane, un luogo dove i bambini vengono accolti con laboratori creativi e didattici e gli adulti possono sostare per una pausa caffè, un pranzo e una pizza — commenta Nunzia Petrecca, Amministratore di Delizie Reali Scarl vincitrice nel 2018 del bando  di gara europeo per il programma di valorizzazione e gestione degli immobili e delle pertinenze della Reale Fruttiera del Bosco di Capodimonte indetto dall’allora Mibact.

 

 

 

 

 

 

 

Filiera corta, sostenibilità e Dieta Mediterranea sono i valori guida del progetto “Giardino Torre-Orti e Cucina” che vuol essere più che un ristorante tout court un più ampio laboratorio di cultura gastronomica, che valorizzi le antiche cultivar autoctone, le produzioni di piccoli artigiani campani e di cooperative sociali all’insegna del buono, pulito e giusto. La cucina del Giardino Torre trae ispirazione non solo dal luogo e dalle sue produzioni, ma anche dal grande patrimonio dell’antica tradizione culinaria napoletana. Alcune proposte nascono dal recupero di ricette delle corti vicereali e borboniche, come i Maccheroncelli alla Ferdinando II, la pasta al forno imbottita e stufata con polpettine, ragù e mozzarella; il Presciutto allo Schidione, un delicato antipasto a base di prosciutto dolce marinato in vino con erbe e spezie e poi cotto al forno e servito con insalatina agrodolce di lattuga e arancia. Il menù delle pizze rende omaggio a due secoli di storia della pizza e recupera antiche ricette come la Mastunicola, probabilmente la prima pizza in assoluto, senza pomodoro, ma con strutto, formaggio e pepe; la classica Marinara che in origine era con aglio, acciughe, capperi e olive, il pasto dei pescatori di Santa Lucia che ritornavano dal mare. La Margherita, autentica protagonista, viene proposta in duplice versione: con salsa di Pomodori antichi napoletani, basilico e mozzarella di bufala e in una versione più antica con una ricetta di salsa di pomidoro di Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino.

 

 

 

 

 

IL GIARDINO E CASAMENTO TORRE, la storia e il restauro. 

Posto al margine nord orientale del Bosco di Capodimonte, il Giardino e Casamento Torre era la Real Fruttiera dei Borbone, giardino di delizie, vivaio e vera e propria azienda agricola. Un attento lavoro di ricerca e studio ha guidato il recupero dei luoghi nella loro interezza di architettura e paesaggio, sotto la direzione della società “Delizie Reali Scarl” vincitrice nel 2018 del bando  di gara europeo per il programma di valorizzazione e gestione degli immobili e delle pertinenze del Bosco di Capodimonte, ha restituito alla collettività questi luoghi di straordinaria rilevanza storico-culturale. L’intervento di restauro – curato dalle società Euphorbia srl e Minerva srl  – ha interessato il vasto patrimonio botanico e gli edifici settecenteschi: il Casamento Torre, nucleo centrale della composizione; il Giardino dei Fiori, l’area più preziosa del complesso, adiacente alla torre, dove è ancora possibile ammirare l’ottocentesco boschetto di camelie, le fontane e le serre settecentesche; il Giardino della Purpigniera dove anticamente si coltivavano piante ornamentali in vaso e dove ancora oggi si conservano due semenzai-bulberie, un gelso, una spalliera di limoni varietà sfusato di Amalfi e Calabresella. Nel Giardino Torre, nel 1817 fu piantato l’albero del mandarino per allietare in inverno la tavola dei Borbone e qui fu costruita la prima “stufa” per il ricovero delle ananas. Il sito riapre con circa 600 piante tra agrumi – arancio e mandarino, chinotto, bergamotto, pompelmo e limoni –, alberi da frutto di pero, pesco, albicocco, susino e ciliegio; frutti esotici cari ai Borbone tra i quali ribes, ananas e lamponi; ortaggi ed erbe aromatiche. Al centro della Real Fruttiera si staglia con i suoi 20 metri di altezza un maestoso esemplare di Canforo, tra gli alberi monumentali più importanti del Real Bosco di Capodimonte, e tutto intorno, proprio come in epoca borbonica, vengono coltivati pomodori e papaccelle, friarielli e zucche, melanzane, cavoli e zucchine.

Il progetto Delizie Reali comprende anche La Stufa dei Fiori Tisaneria e Bistrot, nata dal recupero della serra Ottocentesca adiacente alla ex Palazzina dei Principi, inaugurata nella primavera del 2021, e si inserisce nel  più ampio Masterplan del Museo e Real Bosco di Capodimonte voluto dal Direttore Sylvain Bellenger per dare una nuova destinazione ai 17 edifici  borbonici presenti nello straordinario sito napoletano e fino ad oggi inaccessibili. La gestione del Giardino e Casamento Torre prevede una serie di attività integrate (produzione agricola, lavorazione e trasformazione di ortaggi e frutti, didattica, promozione culturale, ristorazione consapevole e sostenibile, educazione alimentare ed etnobotanica) e la partecipazione di una comunità attiva costituita da associazioni culturali, cooperative sociali, piccole imprese virtuose del territorio. 

 

 

Giardino e Casamento Torre, Real Bosco di Capodimonte

Dal Martedì al Venerdì aperto dalle ore 10 alle 16

Sabato e Domenica aperto dalle ore 9 alle 16

Chiusura settimanale lunedì

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