
Notizie da Capodimonte. Giovedì 8 maggio 2025 Oggetti di arte islamica della collezione Borgia
NOTIZIE DA CAPODIMONTE
Oggetti di arte islamica della collezione Borgia
Conversazione di Roberta Giunta
Università degli Studi di Napoli L’Orientale
con
Eike Schmidt
Direttore Museo e Real Bosco di Capodimonte
Mario Epifani
Museo e Real Bosco di Capodimonte
Maria Rosaria Sansone
Museo e Real Bosco di Capodimonte
rassegna promossa da
Amici di Capodimonte Ets
giovedì 8 maggio 2025 ore 16.30
Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sala 20
Un significativo incremento delle raccolte del Museo avvenne nel 1817 grazie all’acquisto da parte di re Ferdinando di Borbone della collezione settecentesca del cardinale Stefano Borgia.
La sua carica di segretario della Congregazione di Propaganda Fide gli permise di raccogliere eterogenee testimonianze artistiche di culture lontane, dimostrando particolare interesse per la storia delle civiltà.
Tra gli oggetti presenti in questa collezione, un nucleo di circa 40 pezzi costituiva il “Museo arabo cufico”.
La conversazione si focalizzerà sui manufatti islamici della collezione Borgia, giunti dal Real Museo Borbonico a Capodimonte nel 1957, assieme alle collezioni di arte medievale e moderna..


In una vetrina centrale della Galleria delle cose rare Farnese, appena raddoppiata, si possono ammirare 15 oggetti di arte islamica di Collezione Borgia provenienti dai depositi e allestiti in questa occasione per rimanere visibili al pubblico anche nei prossimi mesi.
In particolare, una posizione di rilievo è data al globo celeste, uno dei più antichi globo celesti datati che siano giunti fino a noi.
La costruzione di globi celesti a scopo didattico fu una delle attività più distintive degli astronomi arabi, a cui si deve la creazione di oggetti astronomici nel medioevo, come gli astrolabi, anch’essi esposti in vetrina ai lati del globo.





Sul globo sono incisi i disegni delle 48 costellazioni visibili sulla volta celeste mentre le stelle sono indicate da punti in argento che spiccano sul bronzo dorato.
La data di realizzazione dell’oggetto commissionato dal sultano Malik al Kamil è il 1225 dc ed è incisa nell’iscrizione sul globo.








