Coppaflora o Coppa Nuziale Flora
di Vincenzo Gemito
Acquisita con Art Bonus
1928-1929 Londra,
provenienza Lullo Pampoulides Gallery
La Coppaflora (o Coppa nuziale Flora) è un capolavoro dell’attività di orafo e argentiere che Gemito intraprende dagli inizi del ‘900, accostandosi all’Art Nouveau, momento che nella sua produzione si coniuga al suo superamento dei confini tra le arti.
Gemito ha avuto per la prima volta l’idea di un vaso ampiamente decorato – sul modello greco per un vaso a stamnos – tra il 1915-20. Questo prototipo, modellato in cera e terracotta, presente nella collezione della Galleria d’Arte Moderna di Roma, è quello di un corpo circolare, basso, con due teste riccamente decorate con ghirlande alle estremità, in funzione di manici; sui lati della coppa, a sbalzo, sono figurati una corona e una ghirlanda intrecciate e dall’altro due delfini sovrapposti.
L’iconografia coniugale sembra essere unica in questa composizione.
Grazie a un importante atto di mecenatismo di cinque imprese napoletane (Tecno srl, Graded, EPM, Protom e G&G) l’opera entra a fare parte delle collezioni di Capodimonte e rappresenta un raro esempio di un’opera d’oreficeria di Gemito in collezioni pubbliche italiane. Un’acquisizione importante per Capodimonte che testimonia la poliedricità dell’artista Gemito e che completa la ricostruzione dell’attività dell’artista, dal Giocatore di carte, scultura degli anni giovanili subito apprezzata da Casa Reale nella cui raccolta entra nel 1870 a Il giovane pastore degli Abruzzi, già presente nell’inventario del museo del 1874 sino alle opere della maturità. Un dono prezioso che colma una lacuna proprio nella produzione degli ultimi anni.
Per info: /gemito-dalla-scultura-al-disegno/