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Arazzo battaglia pavia

Capodimonte protagonista della mostra “Pavia 1525: le arti nel Rinascimento e gli arazzi della battaglia”

I sette arazzi monumentali del Museo e Real Bosco di Capodimonte protagonisti della mostra “Pavia 1525: le arti nel Rinascimento e gli arazzi della battaglia”.

Si terrà a Pavia, al Castello Visconteo, dal 19 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 la mostra “Pavia 1525: le arti nel Rinascimento e gli arazzi della battaglia” che celebra il 500° anniversario della Battaglia di Pavia, evento epocale che cambiò il corso della storia europea.

L’esposizione, parte delle celebrazioni del cinquecentenario, includerà l’intera serie dei sette monumentali arazzi del Museo e Real Bosco di Capodimonte raffiguranti la Battaglia di Pavia, accanto alle opere di maestri del Rinascimento come Leonardo da Vinci e Pietro Perugino, dipinti, sculture e codici miniati.

La grande mostra racconta la Pavia del Rinascimento, esplorando la fioritura artistica e culturale della città, crocevia tra il Nord Europa e l’Italia, sul piano sia politico che artistico.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla Battaglia di Pavia (24 febbraio 1525), evento che ha segnato la storia europea.

Protagonisti della mostra saranno i sette arazzi monumentali del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, eccezionalmente concessi in prestito per l’occasione.

E’ un orgoglio per Capodimonte e per tutta l’ Italia contribuire alla celebrazione dei 500 anni della battaglia di Pavia, snodo cruciale della storia Europa, con la mostra dei sette arazzi fiamminghi, donati a Napoli nel 1862. L’ anniversario sara” anche l occasione per  intensificare la promozione in Lombardia del museo di Capodimonte” ha dichiarato il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt.

 

La serie dei sette arazzi della Battaglia di Pavia, realizzati nelle Fiandre tra il 1528 e il 1531, celebra la vittoria delle truppe imperiali di Carlo V d’Asburgo su quelle francesi di Francesco I di Valois, avvenuta solo qualche anno prima, all’alba del 24 febbraio 1525.

Sul piano politico la battaglia segna il corso della storia: l’Italia, ambita dagli Stati europei per la sua posizione strategica, entra definitivamente nell’orbita della Spagna, che qualche tempo dopo conquisterà il Ducato di Milano, dopo essersi già assicurata il Viceregno di Napoli.

Gli arazzi furono donati a Carlo V dagli Stati Generali di Bruxelles nel 1531; passarono in seguito alla famiglia d’Avalos, marchesi del Vasto e di Pescara. Nel 1862 Alfonso D’Avalos li donò per testamento allo Stato italiano e vennero esposti nel 1882 al Museo Nazionale di Napoli (attuale Museo Archeologico) e dal 1957 a Capodimonte.

La serie venne tessuta a Bruxelles nell’atelier Dermoyen tra il 1528 e il 1531 su disegni di Bernard van Orley, pittore di corte degli Asburgo. L’artista aveva eseguito del ‘modelletti’ in scala ridotta per l’approvazione del progetto (oggi conservati a Parigi, Museo del Louvre) per poi realizzare i cartoni preparatori per la tessitura, della stessa grandezza dell’arazzo.

 


Dopo un importante restauro i preziosi arazzi giungono a Pavia per raccontare visivamente la battaglia, con una raffinatezza iconografica e pittorica che ancora oggi sorprende per la sua modernità.

Un tratto distintivo della mostra è l’intenso dialogo tra dipinti, disegni, sculture, codici miniati e oggetti d’arte decorativa provenienti da importanti musei e collezioni, tra cui la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Veneranda Pinacoteca Ambrosiana, la Biblioteca Medicea Laurenziana, la Certosa di Pavia, il Musée d’art et d’histoire di Ginevra, la Royal Collection di Windsor e il Victoria & Albert Museum di Londra.

Un’apposita sezione della mostra sarà dedicata interamente ai sette arazzi monumentali del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Il patrimonio di Capodimonte è ancora una volta al centro della narrazione artistica e culturale italiana. Al rientro (gennaio 2026) i preziosi arazzi saranno sottoposti ad un accurato intervento di manutenzione, prima di essere presentati nel prossimo allestimento al Museo e Real Bosco di Capodimonte.

 

La mostra è curata da Francesco Frangi, Pietro Cesare Marani, Mauro Natale, Laura Aldovini e, per la sezione degli arazzi, Carmine Romano e Mario Epifani per il Museo di Capodimonte.

L’iniziativa è organizzata dai Musei Civici di Pavia e dal Comitato Promotore e Alto Coordinamento per il Cinquecentenario della Battaglia di Pavia composto da Comune di Pavia, Fondazione Monte di Lombardia, Camera di Commercio Cremona-Mantova-Pavia, Università di Pavia, con il prezioso sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo e Fondazione Bracco.

Scopri di più nella pagina dedicata alla mostra.

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