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Il dipinto fu acquistato dai Borbone nel 1848 per duemila ducati ed è l’unico dipinto di Sassoferrato presente nelle collezioni del Sud Italia. I disegni per la Vergine, San Giuseppe e il Cristo bambino sono conservati nella Biblioteca Reale di Windsor. L’Adorazione dei pastori è uno dei migliori esempi del corpus del Sassoferrato e ha raccolto elogi per la dolcezza che il pittore conferisce alla figura della Vergine.
L’artista è noto per la sua attenzione al dettaglio degli elementi appartenenti all’ambiente della vita quotidiana. La Madonna si inginocchia in preghiera, indossando un vestito rosso e un mantello di un blu brillante. Guarda intensamente il suo bambino che riposa dolcemente sulle sue coperte bianche e rosse. San Giuseppe guarda
il bambino seduto su uno sgabello. La simmetria delle tre figure primarie garantisce stabilità alla composizione. Oggetti di uso quotidiano popolano la scena, rappresentando elementi iconografici della futura passione di Cristo. La stoffa srotolata in primo piano sembra essere una coperta, ma è in realtà un chiaro riferimento al sudario di Cristo.
I tre pastori dietro la Vergine partecipano all’adorazione suonando il flauto, mentre un altro uomo porta un agnello sulle sue spalle. L’agnello evoca le parole di San Giovanni Battista: “Ecce Agnus Dei” (Gv. 1:29). Tre angeli appaiono da una nuvola sovrastante con una scritta di lode. Questi elementi si combinano per creare una composizione ben bilanciata che sia allo stesso tempo accattivante e teologicamente ingegnosa.

Il dipinto presenta evidenti e diffuse alterazioni di precedenti interventi integrativi, con sollevamenti degli stucchi e una sensibile alterazione della vernice.
La superficie pittorica richiede la rimozione dello sporco superficiale, degli strati di vernice alterata applicati negli interventi precedenti e delle integrazioni alterate.
Le lacune di profondità richiederanno la revisione e/o il rifacimento delle stuccature con gesso e colla e l’integrazione pittorica con colori a vernice e l’applicazione di una verniciatura protettiva.
Il restauro sarà accompagnato da indagini diagnostiche e da un’accurata documentazione fotografica e grafica.

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