
Doppio Caravaggio a Capodimonte, occasioni di settembre
Weekend di San Gennaro con apertura serale (19 settembre) e concerto dell’Ensemble Mercadante (20 settembre)
Giovedì 25 settembre con Eike Schmidt e Stefano Causa ‘L’alba di un nuovo Caravaggio’
apre il cartellone autunnale dedicato al Merisi
Venerdì 26 settembre apertura serale
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Giornate Europee del Patrimonio
Sabato 27 settembre ingresso 1 euro 19,30-22,30
Domenica 28 settembre visita gratuita al Casamento Torre
Dal weekend di San Gennaro alle Giornate Europee del Patrimonio: è un fine settembre nel segno del ‘Doppio Caravaggio’ al Museo e Real Bosco di Capodimonte con tante opportunità per visitare, anche in orari serali e con biglietti scontati, l’eccezionale esposizione dell’Ecce Homo ritrovato accanto alla Flagellazione di Cristo.

La prima apertura serale del mese (19,30-23,30, ultimo ingresso 22,30, biglietto ridotto 12 euro) è stata fissata proprio nel giorno del Santo Patrono della città, venerdì 19 settembre, in previsione di una grande affluenza di turisti e cittadini verso le mete dell’arte.
Visitabili entrambi i piani del Museo, sarà anche l’occasione per apprezzare la nuova illuminazione a risparmio energetico studiata per i capolavori di Capodimonte che dona alle opere nuova luce in sale climatizzate.
La seconda apertura serale del mese di settembre, con le medesime modalità, è fissata per il 26 settembre. Il biglietto per i giovani fino al compimento dei 25 anni, anche per le aperture serali, è acquistabile al costo di 2 euro, come nei consueti orari di visita.

Sabato 20 settembre sarà possibile abbinare la visita al museo a un prezioso concerto, che avrà inizio alle ore 11,00 nel Salone da ballo e con protagonista l’Ensemble Mercadante diretto dal maestro Benedikt Sauer, voce solista il soprano Albertina Del Bo.
Incluso nel costo del biglietto, il concerto è l’evento finale della rassegna “Nel petto un Vesuvio“, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura.

Il programma ideato per Capodimonte prende avvio da pagine vocali e strumentali di Schubert cui si accostano opere di Rossini e Mercadante.
Apertura nel segno del liederistico con “An die Musik”, inno al potere consolatorio dell’arte, proposto nella trascrizione di Max Reger.
Segue l’aria rossiniana “Non si dà follia maggiore” da “Il turco in Italia”, saggio della brillantezza e dell’ironia del Belcanto italiano.
Il filone strumentale schubertiano si sviluppa poi con l’“Entr’acte III” da “Rosamunde” e culmina, in chiusura, con la “Sinfonia n. 5”, capolavoro giovanile. Incursione significativa nel sacro con il “Salve Regina” di Schubert e l’“O salutaris hostia” dalla “Petite messe solennelle” di Rossini che dialogano con la profonda espressività di Mercadante in “Di mille colpe reo” dalle “Sette ultime parole di Nostro Signore”.

Il 21 settembre come ogni domenica di settembre alle 11,00 verrà celebrata la S.S. Messa presso la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, costruita nel 1745 da Ferdinando Sanfelice, con l’intervento decorativo dell’architetto Santiago Calatrava.

Giovedì 25 settembre, a cura di Amici di Capodimonte, appuntamento alle 16,30 in sala 20 al primo piano con ‘L’alba di un nuovo Caravaggio’, conversazione di Stefano Causa, storico dell’arte e docente all’Università Suor Orsola Benincasa.
L’appuntamento, introdotto dal Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt, apre il cartellone di iniziative autunnali dedicate alla mostra ‘Capodimonte doppio Caravaggio’: conferenze, concerti, performance.
Fino al 2 novembre l’Ecce Homo di Caravaggio, dipinto a Napoli quattro secoli fa e riscoperto nel 2021 a Madrid, è l’Ospite speciale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, in dialogo con il capolavoro la Flagellazione di Cristo.
Entrambe le opere furono realizzate nei soggiorni napoletani del Merisi (1606/1607 e 1609) e sono ora esposte nella sala 62 in un confronto di grande suggestione che pone accanto la celebre pala d’altare della Chiesa di San Domenico (di proprietà del Fondo Edifici di Culto in consegna al museo dal 1972 per ragioni di tutela) e il dipinto perduto.
L’Ecce Homo si trovava nel salotto di una casa privata, nel 2021 il quadro venne messo in vendita con una base d’asta di 1500 euro come opera di “scuola di Ribera”.
La casa d’arte spagnola Ansorena pubblicò un catalogo con l’opera e, attraverso un tam-tam di segnalazioni attorno al dipinto, in pochi giorni si riunirono i principali esperti del pittore, inclusi mercanti d’arte e curatori di museo da tutto il mondo.
Mentre il quadro consolidava sempre più la sua reputazione di originale perduto di Caravaggio, il governo spagnolo ne sanciva la non esportabilità, vincolandone la permanenza sul suo territorio.
Dall’estate del 2024 l’Ecce Homo, acquistato da un filantropo britannico che vuole restare anonimo, residente in Spagna, è esposto in una sala dedicata del Museo del Prado di Madrid.
‘Capodimonte Doppio Caravaggio’ vuole essere anche un omaggio alle celebrazioni per i 2500 anni della città ed è un’iniziativa promossa in collaborazione con il Comune di Napoli.
La partecipazione alla conversazione di Stefano Causa è libera, fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria (prenotazioni@amicidicapodimonte.org).

L’ultimo fine settimana di settembre, 27 e 28, tornano infine le Giornate Europee del Patrimonio che quest’anno hanno come tema “L’Architettura: l’arte di costruire”.
Sabato sera sarà possibile visitare il museo con un biglietto d’ingresso al costo simbolico di 1 euro (dalle 19,30-22,30, ultimo ingresso un’ora prima).

Domenica 28 settembre, dalle 10 alle 12 in programma una visita guidata gratuita al Casamento Torre organizzata da Delizie Reali e a cura dell’Associazione Amici del Real Bosco di Capodimonte.
Il Casamento Torre è un complesso architettonico di particolare valore storico e paesaggistico, il percorso si snoderà tra la facciata con elementi rustici tipici della masseria rurale, il cortile centrale e il corpo principale, con la sua scala a chiocciola in piperno che conduce al terrazzo panoramico con vista sul Vesuvio.
Tra gli spazi della masseria, l’antico forno di Capodimonte e la torre serbatoio, testimonianze della vita e delle tradizioni rurali locali. Sarà illustrato il torrino di gusto vanvitelliano, emblema di architettura di rappresentanza e il suo restauro filologico (prenotazione obbligatoria prenotazioni@delizie-reali.it)








