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Presentata Senza Titolo di Umberto Manzo. Un’opera archivio dono per Capodimonte

Un museo che si arricchisce di nuove opere è un museo vivo, sono particolarmente felice di accogliere l’opera di Umberto Manzo che è un archivio di memorie e di sensibilità artistiche proprio della storia di Napoli.

Sono le parole del direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger che oggi sabato 3 marzo 2018 alle ore 11.30 ha presentato la nuova opera Senza Titolo dell’artista napoletano Umberto Manzo insieme alla Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e del museo MADRE Laura Valente, al direttore del museo MADRE Andrea Viliani, alla gallerista Laura Trisorio e all’artista stesso.

La sezione di arte contemporanea del Museo e Real Bosco di Capodimonte si arricchisce di una nuova opera che l’artista ha voluto donare a Capodimonte seguendo la scia di altri grandi esponenti dell’arte contemporanea come Alberto Burri, Jannis Kounellis, Louise Bourgeois, Mimmo Jodice e Mimmo Paladino

 

Tra i tanti artisti presenti Marisa Albanese, Perino e Vele, Eugenio Giliberti, Luciano Romano, il compositore Stefano Gargiulo, autore del Poema per orchestra sull’opera di Pieter Bruegel il Vecchio La parabola dei ciechi, presente anche la gallerista Maria Pia De Chiara, il collezionista Maurizio Morra Greco e il presidente dell’Associazione Amici di Capodimonte Errico di Lorenzo.

 

È un momento speciale per la mia galleria che sostiene il lavoro di Manzo da trentanni – ha detto la gallerista Laura Trisorio – inaugurammo la sua prima mostra in galleria nel 1987 e oggi le sue opere sono esposte in importanti musei  in Portogallo, Spagna, Svizzera e negli Stati Uniti.

 

Una mostra personale dell’artista è in corso fino al 7 aprile 2018 presso lo Studio Trisorio (via Riviera di Chiara 215, Napoli).

 

Inoltre, nel mese di giugno 2018 un’altra opera di Manzo sarà donata dall’artista alla collezione del MADRE, il museo d’arte contemporanea della Regione Campania, e presentata nell’ambito del progetto Per_formare una collezione: per un archivio dell’arte in Campania.

 

 

Siamo felici di continuare questa collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte iniziata proprio grazie alla gallerista Laura Trisorio e che ci ha visti vicini pochi mesi fa per l’inaugurazione congiunta di Split! di Armleder, artista con il quale continueremo a dialogare in futuro. hanno affermato la presidente Laura Valente e il direttore del Madre Andrea Viliani.

 

 

La collaborazione tra il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo Madre e lo Studio Trisorio era cominciata con il ciclo di mostre focus incontri sensibili, con Francesco Guarino e  Louise Bourgeois,  e Jan Fabre in dialogo con la Wunderkammer Farnese e proseguirà nei prossimi mesi.

 

Senza titolo è una testa di Afrodite, un polittico di nove elementi (cm 280×220) realizzato con tecnica mista su carta e tela, legno, ferro, vetro.

 

Una sintesi tra arte antica e contemporanea che l’artista ricollega alla città di Napoli, città stratificata per eccellenza, un tentativo per dire che l’arte è una sola, senza distinzioni temporali. Ho voluto donare quest’opera a Capodimonte perché credo che sia particolarmente indicata per un museo che racchiude tutta la storia dell’arte, dal ‘300 ai giorni nostri, con una grande apertura verso il contemporaneo. E’ un grande onore e un importante riconoscimento per me, come per ogni artista, avere una propria opera nella sezione di arte contemporanea del Museo e Real Bosco di Capodimonte, accanto a maestri come Burri, Paladino, Warhol, Kounellis e Mimmo Jodice.

 

Mentre in passato l’artista si è confrontato con tecniche e materiali eterogenei quali l’emulsione fotografica, la grafite, la pittura a olio, i colori e le colle vegetali, per realizzare le sue opere più recenti Umberto Manzo ha sperimentato nuove soluzioni formali fino ad elaborare un proprio linguaggio inconfondibile.

 

Continua a stratificare i suoi disegni e a collocarli nello spessore del telaio, creando poi tagli multiformi, sagome di erme classiche o profili di volti attraverso i quali riemergono le carte con infinite narrazioni.

Il corpo resta la cifra stilistica riconoscibile dell’artista, diventando unità di misura dello spazio e del tempo.

 

Umberto Manzo (Napoli, 1960) vive e lavora tra Napoli e Rotondi. Nel 1987 inizia la sua collaborazione con lo Studio Trisorio che gli dedicherà numerose mostre personali (1989, 1991, 1995, 2000, 2005, 2008, 2011, 2018), introducendolo in importanti collezioni internazionali. Del 1992 sono i primi ”archivi della memoria” che diventeranno la sua cifra stilistica più riconoscibile. Nel 2000, nella stazione Quattro Giornate della linea 1 della Metropolitana di Napoli, sono installate tre sue opere di grandi dimensioni. Nel 2007 e nel 2011 espone alla Galleria Xavier Fiol di Palma de Mallorca. Nel 2012, sempre a Palma, al Casal Solleric, partecipa alla mostra Expanded drawing, curata da Pilar Ribal Simó. Nel 2017, insieme ai bambini dei Quartieri spagnoli, realizza una grande opera permanente per gli spazi della fondazione FOQUS di Napoli.

 

UMBERTO MANZO
Senza titolo, 2016
tecnica mista su carta e tela, legno, ferro, vetro
cm 280×220
donazione dell’artista
courtesy STUDIO TRISORIO

 

 

Immagine di copertina di Sarah Manocchio

Foto di Giovanna Garraffa

 

Per info:

Ufficio Accoglienza e valorizzazione

tel. 081 7499130 (10.00-13.00 | 15.00-17.00) tranne il mercoledì.

email: mu-cap.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it

 

Per raggiungere il Museo e Real Bosco di Capodimonte:

Navetta Shuttle da Piazza Trieste e Trento (Teatro San Carlo)

Fermate a richiesta lungo il percorso

Tariffe da 2 euro per singola tratta per i napoletani e da 5 euro per i turisti

 

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